La bambina con metà cuore festeggerà il suo primo compleanno

La bambina, le cui possibilità di nascere erano irrisorie a causa di una patologia (la bambina è nata con mezzo cuore), festeggerà presto il suo primo compleanno.

Daisy Davidson fu condannata a morte nel grembo materno dai medici che le diagnosticarono una cardiopatia congenita e un'atresia tricuspidale. Consigliarono alla madre di abortire, spiegandole che una diagnosi del genere sarebbe stata letteralmente una condanna a morte per il bambino, poiché la maggior parte dei bambini nati muore prima ancora di aver raggiunto un anno di età.

Il 27 settembre tutti si riuniranno per congratularsi con la bambina per il suo primo anno di vita: chi credeva nei miracoli e chi consigliava ai genitori di non torturare né se stessi né la bambina. Eppure, è passato quasi un anno e Daisy sta crescendo sana e felice, circondata dalle cure amorevoli della sua mamma e del suo papà.

"All'inizio i medici pensavano che la bambina avesse un buco nel cuore, ma poi si è scoperto che ne mancava metà", racconta la madre della bambina, Stephanie. "Dopo che ci hanno spiegato tutto e spiegato le conseguenze, non potevamo nemmeno immaginare di poter festeggiare il primo compleanno della nostra piccola."

La gravidanza di Stephanie Davidson stava procedendo bene e i medici non avevano preoccupazioni. Ma durante un'ecografia alla 20a settimana, i medici scoprirono delle macchie scure sul cuore del bambino. Diagnosticarono un difetto cardiaco.

I genitori preoccupati chiesero ulteriore assistenza al Royal Hospital for Sick Children di Glasgow. Fu lì che appresero la sconvolgente notizia che al bambino mancava mezzo cuore.

Stephanie ammette di aver pensato di interrompere la gravidanza, ma di aver deciso di correre il rischio.

Ha portato a termine la gravidanza. Daisy è nata con un peso di 3 chilogrammi e 200 grammi ed è rimasta sotto osservazione per cinque giorni prima che alla madre e alla bambina venisse permesso di lasciare l'ospedale.

Tutto andava bene finché la bambina non si è ammalata la vigilia di Natale. L'infezione ha fatto peggiorare rapidamente la sua salute, si è rifiutata di mangiare e ha smesso di andare in bagno.

L'operazione al cuore era programmata per febbraio, ma dopo aver visitato la ragazza, i medici hanno deciso di operare Daisy d'urgenza, altrimenti il cuore non avrebbe potuto sostenere il carico aggiuntivo.

L'operazione durò quattro ore, durante le quali i chirurghi lottarono affinché il cuore della bambina funzionasse normalmente, e ci riuscirono. Daisy Davidson divenne la paziente più piccola in Scozia a sottoporsi a un intervento chirurgico al cuore.

Ora la bambina sta muovendo i primi passi e rende felici i suoi genitori. Stephanie consiglia a chiunque abbia ricevuto la terribile diagnosi di non avere fretta, di non privare della vita un bambino che non è ancora nato, ma di sperare e credere in un miracolo.