Pelle secca: idratare non è uguale a idratare

Sentiamo spesso lamentele sulla pelle secca. La causa di tali disturbi può essere la pelle che tira dopo il lavaggio, la ruvidità e le micro-crepe dolorose. Sembrerebbe che non ci sia niente di più semplice: basta applicare una crema idratante sulla pelle e il problema è risolto!

Ricordiamo che una delle differenze fondamentali tra lo strato corneo e gli altri strati dell'epidermide è il suo contenuto d'acqua relativamente basso, circa il 15%. Lo strato corneo (che non ha cellule vive) necessita di una piccola quantità d'acqua principalmente per mantenere la sua plasticità e integrità (è in questo che le cellule dello strato corneo differiscono dalle cellule degli strati più profondi dell'epidermide, che hanno bisogno di umidità per sopravvivere). Se, per un motivo o per l'altro, il contenuto di umidità nello strato corneo diminuisce, la sua struttura viene alterata, il che comporta un deterioramento delle sue proprietà barriera. Quest'ultimo significa che lo strato corneo cessa di essere una barriera impenetrabile per l'acqua e la sua evaporazione aumenta.

Di conseguenza, si verifica una carenza di idratazione negli strati vitali della pelle, con tutte le conseguenze che ne conseguono: rallentamento del metabolismo, la pelle non si riprende e non guarisce altrettanto rapidamente, il suo aspetto peggiora notevolmente (diventa opaca, con la comparsa di piccole rughe nel tempo). Inoltre, i microrganismi possono penetrare più facilmente attraverso la barriera cutanea danneggiata, causando, di conseguenza, irritazione.

Come idratare correttamente la pelle:

• Occlusione

L'acqua risale costantemente dalle profondità della pelle verso la superficie e poi evapora. Pertanto, se si rallenta l'evaporazione coprendo la pelle con qualcosa di impermeabile ai gas, il contenuto di acqua nell'epidermide aumenterà piuttosto rapidamente. Questo metodo è chiamato occlusivo (dall'inglese occlusion - barriera, ostacolo). Se la pellicola è completamente impermeabile (ad esempio, una pellicola di polietilene), l'epidermide si bagnerà eccessivamente, il che porterà al rigonfiamento dello strato corneo e alla distruzione della barriera. Anche guanti di gomma e indumenti impermeabili all'aria (in questi casi si dice che "gli abiti non respirano", cioè non lasciano passare i gas) causano iperidratazione.

Un film semipermeabile che rallenta, ma non blocca completamente, l'evaporazione dell'acqua eliminerà anche i sintomi della secchezza senza danneggiare la pelle. Gli ingredienti che rallentano l'evaporazione dell'acqua includono:

• olio minerale, vaselina, paraffina liquida, ceresina - idrocarburi, prodotti petroliferi;
• i siliconi liquidi (talvolta chiamati oli di silicone) sono composti organosilicio;
• La lanolina (dal latino lana - lana, oleum - olio) è una cera animale ottenuta durante la purificazione della cera della lana (viene estratta dalla lana di pecora con solventi organici);
• grassi animali - grasso d'oca, grasso di balena (spermaceti), grasso di maiale;
• squalene e il suo derivato squalano (dal latino squalus - squalo) - un componente naturale del sebo umano; le fonti di produzione sono diverse (ad esempio, fegato di squalo, alcune piante);
• oli vegetali - per lo più solidi, come il burro di karité;
• cere naturali e loro esteri: cera d'api, cere vegetali (pino, canna, ecc.).

Poiché la vaselina idrata eccessivamente, può rallentare il ripristino della barriera epidermica: le cellule non riceveranno in tempo il segnale che la barriera necessita di riparazione. Le creme idratanti principalmente occlusive (ovvero che bloccano l'evaporazione dell'umidità) eliminano rapidamente la pelle secca, riducono l'infiammazione e il prurito nelle malattie della pelle, ma non agiscono sulla causa della disidratazione cutanea. Possono essere paragonate a stampelle, necessarie per chi non può muoversi autonomamente, ma completamente inutili per chi ha gambe normali. Se la funzione barriera della pelle non può essere ripristinata, le creme occlusive sono necessarie. Se esiste una possibilità di ripristino, dovrebbero essere utilizzate solo nella fase iniziale.

• Catturatori di umidità

L'uso di sostanze in grado di legare e trattenere le molecole d'acqua (tali composti sono chiamati igroscopici) è un ottimo modo per idratare rapidamente la pelle. In cosmetica vengono utilizzate due categorie di composti igroscopici, che agiscono in modo diverso sulla pelle.

Il metodo dell'"impacco umido"

Le molecole polimeriche di grandi dimensioni (oltre 3000 Da) non sono in grado di penetrare lo strato corneo. Si fissano alla superficie cutanea e assorbono l'umidità come una spugna, formando una sorta di impacco umido. Questo effetto è dovuto a:

• glicerolo;
• sorbitolo;
• poliglicoli (glicole propilenico, glicole etilenico);
• polisaccaridi - acido ialuronico, chitosano, polisaccaridi di origine vegetale e marina (condroitin solfato, mucopolisaccaridi), pectine;
• molecole proteiche e i loro idrolizzati di origine animale e vegetale (in particolare, i popolari ingredienti cosmetici collagene ed elastina sono inclusi nei cosmetici proprio come agenti idratanti);
• acidi polinucleici (DNA) e i loro idrolizzati.

I componenti elencati si trovano in quasi tutte le forme cosmetiche, comprese le emulsioni (creme). Tuttavia, sono più abbondanti nei gel e nei prodotti "liquidi" (tonici, lozioni, sieri, concentrati).

Attenzione: l'uso di prodotti idratanti per la pelle come un "impacco umido" non è sempre giustificato. Ad esempio, in un clima secco, quando il contenuto di acqua relativo nell'ambiente è inferiore a quello dello strato corneo, l'impacco inizia ad "estrarre" acqua dalla pelle, di conseguenza lo strato corneo diventa ancora più secco. Al contrario, con un'elevata umidità dell'aria, l'applicazione di cosmetici con questi componenti ammorbidisce e idrata notevolmente la pelle. Allo stesso tempo, anche l'aspetto della pelle migliora: acquisisce una lucentezza opaca, rassoda e leviga leggermente.

• Idratazione "profonda" della pelle

Alcuni cosmetici affermano di avere un effetto idratante profondo sulla pelle. Cosa significa? È un errore comune pensare che tutti gli strati della pelle, compresi quelli profondi, siano idratati. In realtà, solo lo strato corneo è idratato. Il ruolo delle spugne naturali nello strato corneo è svolto dai componenti del fattore di idratazione naturale (NMF) - aminoacidi liberi, urea, acido lattico, piroglutammato di sodio. Sono presenti in tutto lo strato corneo, e solo in esso.

Questi composti si formano a seguito della degradazione di proteine (principalmente filaggrine), che assicurano l'adesione delle cellule sottostanti lo strato corneo. Una volta passate nello strato corneo, le cellule non solo perdono il nucleo, ma anche le connessioni tra loro vengono gradualmente distrutte (ecco perché le scaglie cornee non legate tra loro vengono facilmente esfoliate dalla superficie cutanea). Le molecole di NMF si trovano in stretta prossimità dei corneociti. Una porzione significativa dell'acqua presente nello strato corneo è associata all'NMF.

L'acqua legata partecipa all'incollaggio delle squame cornee e, insieme al sebo, garantisce la plasticità e la levigatezza della superficie cutanea, ma non impedisce la disgregazione delle squame e la loro rimozione naturale.

• Osmosi, o effetto di diluizione

Anche le sostanze minerali (sali) forniscono un'idratazione profonda dello strato corneo. Il meccanismo d'azione in questo caso è completamente diverso. Penetrando nello strato corneo, i sali ne aumentano la pressione osmotica. Per ripristinare il naturale equilibrio acqua-sale, l'acqua proveniente dagli strati sottostanti dell'epidermide inizia a penetrare nello strato corneo e a indugiarvi, come se diluisse la fase acquosa e cercasse di riportare la concentrazione salina al suo livello normale. Il risultato è un aumento dell'idratazione dello strato corneo, ovvero un aumento del contenuto d'acqua in esso.

• Ripristinare la barriera

Anche se un disturbo della barriera lipidica non è la causa principale della secchezza, questa si verifica comunque se la pelle soffre di una mancanza di idratazione prolungata. Pertanto, oltre a utilizzare idratanti che alleviano la sensazione di secchezza e aumentano il contenuto di idratazione nello strato corneo, è necessario utilizzare prodotti progettati per ripristinare la barriera.

Innanzitutto, il danno alla barriera cutanea dovrebbe essere riparato rapidamente. I lipidi vengono utilizzati a questo scopo sia sotto forma di oli puri che in combinazione con altri ingredienti in preparazioni topiche. Le molecole lipidiche penetrano negli spazi intercellulari e vengono incorporate nella barriera lipidica. Alcune delle molecole lipidiche applicate in superficie si muovono gradualmente lungo gli spazi intercellulari, raggiungono gli strati vitali dell'epidermide e vengono incluse nel metabolismo cellulare. In particolare, possono fungere da substrato per l'ulteriore sintesi dei lipidi caratteristici della barriera cutanea.

Gli oli naturali sono miscele di lipidi. Pertanto, l'efficacia rigenerativa e il meccanismo d'azione predominante degli oli dipenderanno dalla loro composizione lipidica. Gli oli contenenti acidi grassi essenziali (linoleico e β-linolenico) promuovono la sintesi accelerata dei componenti della barriera lipidica, fornendo i precursori lipidici necessari direttamente alle cellule (oli di borragine, enotera, semi di ribes nero).

Gli oli ricchi di steroli stimolano i cheratinociti e hanno proprietà antinfiammatorie (olio di rosa canina, tamanu, soia, cartamo). Gli oli arricchiti con acidi grassi saturi e monoinsaturi hanno proprietà occlusive più pronunciate e aiutano a ripristinare le proprietà barriera idratando l'epidermide (burro di karité, sego, macadamia, mais, cocco, cacao, anacardi).

Le miscele lipidiche composte da lipidi fisiologici – ceramidi, colesterolo e acidi grassi liberi – sono molto efficaci. Questi lipidi sono chiamati fisiologici perché costituiscono la barriera lipidica naturale dello strato corneo umano. È stato dimostrato sperimentalmente che le migliori proprietà ricostituenti sono possedute dalla loro miscela equimolare (cioè in parti uguali) – "ceramidi/colesterolo/acidi grassi liberi" in rapporto 1:1:1.

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