Unione di Cosmetologia e Scienze

A differenza degli organi interni, che funzionano in condizioni confortevoli con umidità, temperatura e composizione chimica dell'ambiente costanti, in pratica assenza di fattori nocivi, impatti meccanici e altri inconvenienti, la pelle si trova al confine tra due mondi: il mondo interno del corpo, accogliente, caldo e calmo, e il mondo esterno, in continua evoluzione e pieno di pericoli. Occupando una posizione così strategicamente importante, la pelle è costretta a svolgere non solo il ruolo di protettore di tutti gli altri organi, ma anche di sensore sensibile, reagendo ai minimi cambiamenti sia nell'ambiente esterno che in quello interno.

Riconoscere il pericolo e reagire ad esso coinvolge sia meccanismi centrali (il cervello, gli analizzatori visivi, uditivi, olfattivi) sia numerosi posti di guardia locali nei tessuti e negli organi. E dove altro si troverebbero i posti di guardia più importanti se non al confine con il mondo ostile, cioè nella pelle, e naturalmente, dopo che la pelle ha percepito il segnale di allarme, è semplicemente obbligata a inviare informazioni ai posti di comando centrali, perché è del tutto possibile che il pericolo minacci l'intero organismo. Se la nostra mano tocca accidentalmente un oggetto appuntito, lo ritraiamo di riflesso, perché i recettori del dolore situati nella nostra pelle riconoscono il pericolo prima che lo realizziamo con la mente, e inviano un comando ai muscoli prima che abbiamo il tempo di pensarci. Molte persone hanno paura degli insetti, ma anche chi non ne ha paura scaccerà immediatamente l'insetto dalla mano non appena ne sente il solletico alle zampe, perché i nervi sensoriali situati sulla pelle hanno già inviato un segnale al cervello. Non c'è quindi dubbio che la pelle e il cervello, almeno attraverso i nervi sensoriali e motori, siano strettamente interconnessi.

La logica suggerisce che relazioni simili dovrebbero esistere tra il cervello e gli altri punti di guardia della pelle. Le cellule del sistema immunitario attivate in risposta alla penetrazione di un agente patogeno o alla trasformazione maligna di una cellula cutanea, i melanociti, che assicurano che la pelle non venga danneggiata dalle radiazioni UV, e i cheratinociti, che costituiscono principalmente la pelle, in qualche modo informano il cervello che un fattore dannoso sta agendo su di loro. E viceversa, se un segnale di pericolo ha raggiunto i punti centrali (analizzatori visivi o uditivi, il cervello), dovrebbe essere inviato anche alla pelle affinché possa prepararsi alla difesa.

Il corpo possiede quindi una serie di adattamenti, grazie ai quali percepisce i cambiamenti dell'ambiente esterno e si adatta ad essi. Poiché il corpo è un tutt'uno, tutte le strutture responsabili della risposta ai cambiamenti esterni e dell'adattamento ad essi devono essere strettamente interconnesse. La ricerca degli ultimi anni ha convinto sempre più gli scienziati che questo sia effettivamente vero: la pelle, che non è solo una barriera tra l'ambiente esterno e quello interno, ma anche il "volto" del corpo, la sua finestra sul mondo esterno, interagisce attivamente con quasi tutti i sistemi corporei ed è essa stessa sotto la loro influenza. Ciò significa che i problemi della pelle possono essere risolti efficacemente solo tenendo conto della sua relazione con tutti gli altri organi, inclusi il cervello, la psiche o, se preferite, l'anima del cliente.

Questo approccio, naturale e l'unico possibile per i medici orientali, rimane ancora estraneo ai medici occidentali. In Occidente, si utilizza un diverso principio di trattamento delle malattie, che prevede la suddivisione del corpo in organi e apparati, e ogni apparato viene curato da uno specialista specifico. In Occidente, i medici cercano di scomporre la malattia in sintomi distinti, che poi combattono. In Oriente, è tradizionalmente accettato il cosiddetto approccio olistico (cioè complesso) alle malattie, in cui al medico non importa tanto come si manifesti esattamente la malattia, quanto piuttosto che la malattia esista ed è necessario trovare un modo per riportare il corpo a uno stato normale. Pertanto, il medico analizza gli effetti nocivi a cui è esposto il corpo, determina se vi è una carenza (o un eccesso) di sostanze vitali, qual è lo stato mentale del paziente e molti altri fattori. Dopo aver individuato le possibili cause dello squilibrio, il medico le elimina e applica quindi metodi volti ad attivare le capacità protettive e rigenerative dell'organismo. In altre parole, se un medico occidentale cerca di curare una malattia specifica (anche se il trattamento causa danni ad altri organi), un medico orientale vede il suo compito nel ripristinare la salute. Non si sa se i principi olistici arriveranno presto alla medicina tradizionale (i medici sono estremamente conservatori), ma nulla impedisce che vengano utilizzati nella pratica cosmetologica.

L'approccio tradizionale in cosmetologia è simile all'approccio tradizionale in medicina. C'è un problema: deve essere eliminato. Ad esempio, se la pelle è secca, deve essere lubrificata con grassi in modo che trattenga l'idratazione (anche se questi non sono i grassi di cui la pelle ha bisogno). Se ci sono rughe sulla pelle, devono essere appianate (a qualsiasi costo). Se ci sono macchie di pigmento, è necessario utilizzare agenti sbiancanti (anche se tossici). "E c'è infiammazione, allora è necessario utilizzare farmaci antimicrobici e antinfiammatori (anche se hanno effetti collaterali).

Affrontando qualsiasi difetto estetico da una prospettiva olistica, diciamo: c'è un problema, il che significa che qualcosa non va nella pelle, per qualche motivo i suoi meccanismi di difesa e adattamento hanno fallito. Il nostro compito è analizzare i fattori che possono avere un effetto dannoso sulla pelle e, se possibile, eliminarli. Inoltre, dobbiamo essere preparati al fatto che la ricerca di questi fattori può portare a problemi all'apparato digerente o alle profondità segrete della psiche. A differenza dei metodi volti a eliminare i singoli sintomi, i metodi della medicina olistica non forniscono una soluzione rapida al problema. Ma consentono non solo di eliminare un difetto estetico, ma anche di ripristinare l'armonia del rapporto tra pelle e corpo.

La scienza moderna ci fornisce già dati sufficienti per comprendere il funzionamento dei sistemi protettivi della pelle e la loro correlazione con gli altri sistemi del corpo. È importante che la pelle, come altri organi e tessuti, sia in grado di reagire al pericolo, non solo per proteggersi e adattarsi, ma anche per autoguarirsi, eliminando i danni causati da fattori nocivi. Nel corso della vita, due processi avvengono simultaneamente: l'accumulo dei danni causati da un ambiente esterno aggressivo e la loro eliminazione (riparazione e rigenerazione). L'effetto placebo, quando la guarigione avviene grazie a una ferma convinzione nel potere curativo di un nuovo farmaco, mostra chiaramente le possibilità del potere curativo interno del corpo. E man mano che si acquisiscono informazioni su come funziona il meccanismo unico di rigenerazione e autoguarigione della pelle, su come avviene l'adattamento agli effetti nocivi e sulle cause dei fallimenti in questo meccanismo perfetto, i cosmetologi hanno a disposizione sempre più mezzi per agire in modo delicato e razionale sulla pelle.

È ormai evidente che trattamenti estetici intensivi, senza tenere conto delle condizioni generali della pelle e del corpo, possono portare a conseguenze disastrose. Al contrario, l'uso competente di procedure generali (insieme a metodi di azione locale sulla pelle) consente di potenziare ripetutamente l'effetto dell'azione locale. Le conoscenze moderne hanno permesso di "riscoprire" metodi collaudati per ripristinare l'armonia del corpo come il massaggio (manuale e vacuum), l'agopressione, la fangoterapia, le procedure idropiniche, l'aromaterapia, la fitoterapia, ecc., migliorandone la tecnica e ampliandone le potenzialità, nonché di sviluppare metodi completamente nuovi di azione complessa, volti in ultima analisi al ripristino della salute. Pertanto, nel suo desiderio di preservare e ripristinare la bellezza del corpo, la cosmetologia si sta avvicinando all'ideale della medicina olistica: ripristinare la salute e l'armonia attivando il potere curativo interno, il potere della Natura.

L'unione di cosmetologia e scienza sarebbe meravigliosa se la cosmetica non avesse un partner che la accompagna da tempo immemorabile: il commercio. Poiché i cosmetici sono un prodotto, quasi tutte le informazioni disponibili al consumatore sono generosamente condite dalla pubblicità. Sì, l'industria cosmetica oggi utilizza intensamente le conoscenze sulla pelle, ottenute grazie a una seria ricerca scientifica. Sì, molti ingredienti cosmetici sono davvero in grado di migliorare la pelle, rallentandone l'invecchiamento e proteggendola dai danni. Sì, ci sono cosmetici che funzionano davvero come dichiarato nelle loro note. Ma allo stesso tempo, ci sono molti cosmetici, il cui acquisto genera inizialmente illusioni e speranze, poi, nella migliore delle ipotesi, delusioni e, nel peggiore, nuovi problemi.