È stato sviluppato un approccio universale per identificare un maniaco del lavoro.

Quasi tutti gli psicologi, fino ad oggi, non sono riusciti a stabilire con esattezza se una persona è un maniaco del lavoro e se ha una dipendenza dal lavoro, poiché nel mondo moderno la maggior parte delle persone ha orari di lavoro irregolari ogni giorno.

Ma i ricercatori del Nottingham Trent e del Bergen Institute, guidati dalla dottoressa Cecilia Shu Andreessen, affermano di aver elaborato un approccio universale per identificare i workaholic. Hanno testato 12.000 persone per individuare gli aspetti chiave della dipendenza dal lavoro.

L'essenza del metodo si basa su una serie di domande/affermazioni a cui si deve rispondere "mai" (1), "occasionalmente" (2), "di tanto in tanto" (3), "spesso" (4), "costantemente" (5). Le affermazioni includono, ad esempio, "Pensi a come potresti dedicare più tempo al lavoro", "Lavori più di quanto inizialmente previsto", "Lavori per superare sensi di colpa, paura, debolezza e depressione".

C'erano anche affermazioni come: "I tuoi amici ti hanno consigliato di lavorare di meno, ma tu non li ignori", "Ti stressi se qualcosa ti impedisce di lavorare", "Hobby, formazione e altre attività ricreative passano in secondo piano a causa del tuo lavoro", "La tua salute è peggiorata a causa del tuo lavoro".

Le persone che ottengono un punteggio superiore a 5 domande sono considerate stacanoviste. È importante notare che i ricercatori hanno verificato che, al momento, la dipendenza dal lavoro è in costante aumento a causa del rapporto consolidato tra lavoro e vita privata. Di conseguenza, è più difficile per una persona passare da un'attività all'altra.

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