Un tumore canceroso è in grado di riorganizzare il proprio metabolismo

I ricercatori della Duke University negli Stati Uniti hanno scoperto che le cellule tumorali metastatiche possono modificare i propri processi metabolici per svilupparsi all'interno del fegato o di altri organi.

Ad esempio, le cellule cancerose collaterali modificano le loro abitudini alimentari per sfruttare la presenza di fruttosio nel fegato.

Tali informazioni contribuiscono ad ampliare la comprensione da parte degli scienziati dei meccanismi di sviluppo dei tumori metastatici, per un'ulteriore ricerca di strategie di trattamento efficaci.

Il pericolo maggiore del cancro è la sua diffusione ad altri organi: in una situazione del genere, la malattia diventa fatale. Tuttavia, interventi diretti come la chemioterapia di solito non tengono conto della localizzazione del tumore.

"In quanto fattore genetico, il cancro del colon è un processo canceroso che si sviluppa nel colon, indipendentemente dal fatto che si diffonda altrove. Tuttavia, si è scoperto che le strutture tumorali sono in grado di modificarsi sotto l'influenza dell'ambiente. Abbiamo ipotizzato che tali cambiamenti non siano di origine genetica, ma metabolica", commenta la professoressa Xilin Shen.

Durante lo studio, gli scienziati hanno scoperto che singoli geni metabolici del tumore venivano attivati dopo la metastasi al tessuto epatico. La loro attività superava quella del processo tumorale primario o della metastasi ai polmoni.

In particolare, si sono distinti diversi geni coinvolti nel metabolismo del fruttosio. Gli scienziati sono rimasti sorpresi, poiché molti principi nutrizionali prevedono l'uso del fruttosio. Ad esempio, viene aggiunto allo sciroppo di mais e a molti alimenti trasformati.

"Quando le cellule tumorali entrano nel fegato, iniziano a utilizzare il fruttosio disponibile per garantire la propria crescita e il proprio sviluppo", spiegano i ricercatori.

Per utilizzare il fruttosio come alimento, le cellule maligne devono sintetizzare una grande quantità di un enzima specifico: il polipeptide aldolasi. Il tumore canceroso si adatta alla sintesi dell'enzima necessario nel fegato, ricostruendo il proprio metabolismo alle nuove condizioni. Successivamente, le metastasi iniziano a svilupparsi in modo intensivo. Pertanto, per combattere efficacemente la diffusione del cancro al fegato, è necessario prevenire la trasformazione metabolica delle strutture cellulari. Il professor Shen ritiene che il primo passo sia eliminare l'uso del fruttosio e utilizzare mezzi per inibirne il metabolismo.

Poiché i farmaci che influenzano il metabolismo del fruttosio sono già disponibili in farmacia per correggere le patologie metaboliche, la "terapia crociata" dovrebbe presto trovare applicazione. Tale trattamento può diventare un elemento importante nel complesso delle misure oncologiche.

Il lavoro è descritto in dettaglio nella pubblicazione scientifica Cell Metabolism.

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