Il botox può aiutare a combattere il cancro

Studi recenti condotti su roditori da laboratorio hanno dimostrato che le iniezioni di Botox, così popolari tra le celebrità, non solo aiutano a ringiovanire il viso, ma aiutano anche a combattere i tumori cancerosi, in particolare quello allo stomaco.

Un gruppo di ricercatori ha scoperto che il cancro allo stomaco diventa più vulnerabile alla chemioterapia e che la crescita delle cellule tumorali rallenta quando le terminazioni nervose attorno al tumore vengono bloccate.

Un gruppo di specialisti dell'Università di Scienza e Tecnologia in Norvegia e del Columbia Institute hanno dimostrato che il sistema nervoso svolge un ruolo importante nello sviluppo dei tumori maligni e che bloccando le terminazioni nervose che si trovano intorno al tumore, il processo di riproduzione delle cellule cancerose può essere rallentato significativamente.

Durante le loro ricerche, per bloccare le terminazioni nervose nei roditori da laboratorio, gli scienziati hanno iniettato la neurotossina botulinica, meglio conosciuta come Botox e spesso utilizzata dai cosmetologi per il lifting del viso. In cosmetologia, le iniezioni di Botox sono procedure cosmetiche piuttosto diffuse che consentono di restituire giovinezza e bellezza alla pelle del viso in tempi relativamente brevi. L'azione del Botox si basa sulla paralisi temporanea dei muscoli facciali, che consente di distendere e ridurre il numero di rughe.

Nei loro esperimenti, gli specialisti hanno utilizzato diverse decine di roditori affetti da un tumore allo stomaco simile a quello che si sviluppa negli esseri umani.

Gli scienziati hanno diviso i soggetti in tre gruppi. Nel primo gruppo di roditori, le terminazioni nervose nella zona dello stomaco sono state recise chirurgicamente, nel secondo gruppo sono state recise le terminazioni nervose che collegavano solo una metà dello stomaco al sistema nervoso centrale, e nel terzo gruppo sono state utilizzate iniezioni di Botox per interrompere completamente la conduttività dei nervi vaghi.

Di conseguenza, gli specialisti hanno concluso che nel primo e nel terzo gruppo di roditori, in cui la connessione dello stomaco con il sistema nervoso centrale era completamente bloccata, si è osservato un rallentamento della crescita tumorale. Nel secondo gruppo, il tumore ha smesso di svilupparsi solo in quella parte dello stomaco in cui era interrotta la connessione con il sistema nervoso centrale; nella parte rimanente dello stomaco, il tumore ha continuato a progredire piuttosto rapidamente.

Secondo il gruppo di ricerca, l'effetto osservato potrebbe essere correlato al fatto che quando la connessione dell'organo con il sistema nervoso centrale viene interrotta, il tumore smette di ricevere acetilcolina, che garantisce la connessione tra l'organo e il cervello e favorisce la proliferazione delle cellule tumorali.

Gli esperti internazionali hanno dimostrato che questo tipo di terapia antitumorale è efficace solo nelle fasi iniziali della malattia.

Ma gli esperti non intendono interrompere la ricerca e hanno in programma di studiare gli effetti del trattamento con Botox in combinazione con la chemioterapia.

Gli esperti ritengono inoltre che la terapia con Botox sia l'opzione migliore per il trattamento del cancro perché viene utilizzata localmente. Il Botox può essere somministrato tramite gastroscopia (utilizzando un sottile tubo inserito nello stomaco attraverso la bocca). Il trattamento dura diverse ore e non richiede una lunga degenza ospedaliera.

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