Ogni anno circa 90 milioni di bambini si ammalano di influenza stagionale

In occasione della Giornata Mondiale della Polmonite (12 novembre), gli scienziati hanno pubblicato per la prima volta stime globali sull'influenza stagionale e sulla polmonite influenzale nei bambini sotto i 5 anni. I risultati sono pubblicati sulla rivista Lancet. Gli scienziati stimano che l'influenza stagionale colpisca circa 90 milioni di bambini ogni anno, con 1 milione di ricoveri ospedalieri e quasi 111.500 decessi per complicazioni influenzali come la polmonite. Di questi decessi, il 99% si verifica nei Paesi in via di sviluppo.

Purtroppo, nei paesi in via di sviluppo, la maggior parte dei casi di influenza e dei decessi per polmonite associata all'influenza non viene segnalata. Per questo motivo, l'autrice dello studio, la Dott.ssa Harish Nair dell'Università di Edimburgo nel Regno Unito, e il suo team hanno deciso di fondare l'International Childhood Influenza Study Group.

Dopo aver esaminato 43 studi contenenti dati su circa 8 milioni di bambini, hanno concluso che ogni anno in tutto il mondo si verificano circa 90 milioni di nuovi casi di influenza nei bambini di età inferiore ai 5 anni e 20 milioni di casi di polmonite causata dall'influenza. Ciò rappresenta circa il 13% di tutte le polmoniti pediatriche, ovvero un caso su 8 di polmonite diagnosticata.

Gli esperti stimano che circa 1 milione di casi di influenza siano associati a polmonite grave, pari al 7% di tutti i casi di polmonite grave nei bambini in tutto il mondo.

Gli scienziati hanno scoperto che i tassi di malattia e mortalità variavano notevolmente ogni anno. Non c'erano dati sufficienti per effettuare una stima globale dell'incidenza di un particolare tipo o sottotipo di virus influenzale, sebbene si sia notato che l'incidenza dei ceppi di influenza A era generalmente superiore a quella dei ceppi di influenza B.

In conclusione, gli autori affermano:

Il virus dell'influenza è il patogeno più comunemente identificato nei bambini piccoli con infezione acuta delle vie respiratorie inferiori (polmonite), che spesso comporta il ricovero ospedaliero e il decesso. Le nostre stime dovrebbero aiutare le autorità sanitarie pubbliche a sviluppare vaccini e ad attuare altre strategie di prevenzione dell'influenza, in particolare nei paesi in via di sviluppo.

Sebbene l'implementazione su larga scala di un vaccino antinfluenzale efficace sia ancora lontana, l'uso dell'ossigenoterapia per prevenire l'ipossiemia e il trattamento antibiotico delle infezioni batteriche secondarie possono ridurre significativamente il rischio di complicazioni e mortalità associati alla malattia.

[ 1 ], [ 2 ], [ 3 ]