È stato creato un nuovo farmaco per la psoriasi: il tildrakizumab.

Il nuovissimo farmaco antipsoriasico Tildrakizumab ha già superato con successo i primi studi clinici: è stato dimostrato che il farmaco è ben tollerato dai pazienti affetti da forme gravi e moderate di psoriasi.

" La psoriasi è una patologia complessa, quasi impossibile da curare completamente. Da quindici anni studiamo ogni possibile trattamento per questa malattia e abbiamo fatto qualche progresso: secondo gli ultimi studi, il nuovo farmaco che abbiamo sviluppato blocca con successo un anello chiave nella catena di sviluppo della psoriasi, eliminando i sintomi dolorosi della malattia", afferma la professoressa Alexa Kimbell, dermatologa di spicco presso l'Università di Harvard e il Beth Israel Medical Center.

Il farmaco più recente, il Tildrakizumab, è una combinazione di anticorpi monoclonali a reazione selettiva, appartenenti alla classe dei farmaci biologici. Il farmaco è simile alle molecole prodotte dall'organismo per combattere le malattie.

Il tildrakizumab appartiene a una classe di farmaci chiamati inibitori selettivi dell'interleuchina-23.

Gli studi clinici del nuovo farmaco sono stati finanziati dalla casa farmaceutica Merck.

Gli studi hanno coinvolto quasi duemila pazienti affetti da varie forme di psoriasi, curati in diversi centri clinici dislocati in diversi Paesi del mondo.

I pazienti volontari che hanno partecipato all'esperimento presentavano oltre il 30% della superficie del tronco affetta da psoriasi. Sono stati suddivisi casualmente in tre gruppi. Il primo gruppo ha ricevuto iniezioni endovenose del nuovo farmaco nella quantità di 200 mg. Il dosaggio per il secondo gruppo era di 100 mg. Il terzo gruppo di pazienti ha ricevuto un placebo.

Dopo 12 settimane di terapia, il 65% dei pazienti ha mostrato un miglioramento stabile delle proprie condizioni: i sintomi principali della psoriasi erano quasi completamente scomparsi. Nel gruppo che ha assunto il placebo, il miglioramento è stato registrato solo nel 10% dei casi.

"Certo, abbiamo ancora molto lavoro da fare per migliorare il nuovo farmaco. Il nostro compito è rendere il farmaco estremamente efficace con il minimo rischio di compromettere il funzionamento di altri organi e sistemi. I risultati dello studio indicano che interrompere la sperimentazione dopo dodici settimane è stato poco saggio: si tratta di un periodo di tempo troppo breve per ottenere risultati corretti e veritieri sul grado di guarigione della psoriasi", osservano gli autori dello studio.

In precedenza, i medici specialisti utilizzavano principalmente farmaci di prima generazione per il trattamento della psoriasi, apparsi sul mercato farmaceutico circa quindici anni fa. Questi farmaci hanno permesso un miglioramento qualitativo degli indicatori e della frequenza delle remissioni nei pazienti con forme gravi della malattia.

Il farmaco Tildrakizumab, recentemente sviluppato dagli scienziati, dovrebbe migliorare significativamente la qualità del trattamento della psoriasi.

I risultati delle ultime ricerche in questo ambito sono pubblicati sulle pagine della rivista scientifica The Lancet.

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