Gli scienziati hanno utilizzato la VR per studiare i processi tumorali

La maggior parte di noi tratta la VR – realtà virtuale – solo come intrattenimento. Per molti, la VR è associata principalmente ai videogiochi e alla visione di film. Tuttavia, questa tecnologia può diventare un potente strumento per studiare i processi tumorali. Questo è quanto annunciato di recente dagli scienziati dell'Università australiana del Nuovo Galles del Sud.

I dipendenti dell'università hanno ideato una nuova tecnologia VR che consente di "muoversi" sul rilievo delle cellule umane e di osservare in prima persona la nascita e la morte delle cellule maligne, monitorando anche il meccanismo d'azione dei farmaci antitumorali.

In sostanza, gli scienziati australiani sono riusciti a creare un modello di un essere umano in realtà virtuale, utilizzando moderni approcci scientifici, visualizzazione microscopica e animazione. Ora i medici saranno in grado di "entrare" nel corpo umano a livello delle strutture cellulari, utilizzando solo un visore speciale.

Tuttavia, non è tutto: quasi tutti i componenti più importanti per la procedura sono disponibili, poiché ampiamente utilizzati nell'industria dell'intrattenimento. Si può dire che il sistema per lo studio dei processi tumorali assomigli in qualche modo a un gioco virtuale, ma molto serio e mirato.
In precedenza, gli scienziati avevano condotto esperimenti utilizzando la realtà virtuale. Tuttavia, in precedenza la tecnologia veniva utilizzata da una persona alla volta. Dopo il nuovo esperimento, è diventato possibile per diversi specialisti penetrare contemporaneamente nei tessuti del paziente.

Il passo successivo dello studio dovrebbe essere la somministrazione di farmaci chemioterapici alla cellula.
Per iniziare, gli specialisti devono capire come interagiscono le cellule tumorali e la molecola del farmaco. L'opzione migliore è osservare l'intero processo di interazione con i propri occhi. Monitorando il movimento delle cellule utilizzando la tecnologia della realtà virtuale, sarà possibile sviluppare farmaci all'avanguardia, prevenire la diffusione delle metastasi e persino descrivere visivamente le complessità del trattamento direttamente ai futuri pazienti.

Il nuovo sviluppo è stato illustrato a un pubblico di studenti della Facoltà di Farmacia della Monash University. Questi studenti stavano studiando farmaci antitumorali. Dopo sessioni di "visita" virtuale del corpo, gli studenti hanno iniziato a comprenderne tutti i processi molto meglio rispetto a un normale studio "a secco" del programma.
"In precedenza, non avevamo accesso a queste "escursioni" virtuali. Crediamo fermamente che la nuova tecnologia permetterà agli scienziati di ricreare e tracciare i meccanismi d'azione dei farmaci a livello cellulare. Questo metodo sarà utile in quasi tutti i settori: farmaceutico, medico, educativo e nell'ingegneria genetica. Alla fine, sarà possibile spiegare adeguatamente al paziente o ai suoi familiari come funzionerà questo o quel farmaco", spiega la dott.ssa Maria Kavallaris, che ha parlato delle prospettive della scoperta.

Secondo quanto riportato da Forbes, gli scienziati intendono mettere in pratica l'immersione nella realtà virtuale non solo in ambito clinico, ma anche a casa.

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