Gli IUD riducono il rischio di cancro al collo dell'utero del 50%.

I medici guidati dal dott. Howard Jones della Vanderbilt University School of Medicine hanno affermato che l'uso di dispositivi intrauterini da parte delle donne come metodo contraccettivo per prevenire gravidanze indesiderate riduce del 50% il rischio di sviluppare un cancro cervicale.

Gli scienziati sono giunti a queste conclusioni basandosi sui risultati di 26 studi che hanno coinvolto 20.000 donne di 14 paesi. Le ragioni di un calo così netto dell'incidenza del cancro cervicale con l'uso di dispositivi intrauterini non sono ancora state sufficientemente studiate.

Si ritiene che la spirale stimoli la risposta immunitaria dell'organismo a un corpo estraneo, ovvero la spirale stessa, provocando un'infiammazione che inibisce lo sviluppo del papilloma virus, la causa principale del cancro cervicale.

Studi precedenti hanno dimostrato che la spirale intrauterina (IUD) riduce il rischio di cancro dell'endometrio e, al contrario, aumenta il rischio di cancro cervicale. Inoltre, non bisogna dimenticare i frequenti effetti collaterali dell'uso della spirale intrauterina, come aumento del flusso mestruale e dolore cronico.

Esperti indipendenti non hanno ancora fretta di condividere le dichiarazioni ottimistiche dei loro colleghi e hanno affermato che è improbabile che il campo di applicazione dei dispositivi intrauterini venga ampliato nel prossimo futuro, poiché i benefici non superano i rischi. A loro avviso, le donne che conducono una vita sessualmente attiva dovrebbero dare la preferenza ai metodi contraccettivi di barriera (preservativi), che, se usati correttamente, proteggono sia dal papillomavirus umano che da molte malattie sessualmente trasmissibili, inclusa l'infezione da HIV. E le donne che hanno raggiunto i 30 anni dovrebbero visitare regolarmente un ginecologo e sottoporsi a screening per il cancro cervicale.