I nutrienti della dieta mediterranea sono legati al rallentamento dell'invecchiamento cerebrale

Gli scienziati sono sempre più interessati a metodi per favorire un sano invecchiamento cerebrale e prevenire il declino cognitivo. Uno di questi ambiti è la ricerca sugli effetti della dieta sulle funzioni cognitive.

Uno studio recente pubblicato sulla rivista Nature Aging ha esaminato in che modo il profilo nutrizionale degli anziani influisce sulla salute del cervello.

I ricercatori hanno eseguito test cognitivi e utilizzato tecniche di imaging cerebrale, analizzando i biomarcatori nel sangue per determinare i profili nutrizionali. Hanno identificato un profilo associato a un invecchiamento cerebrale più lento, che includeva livelli più elevati di alcuni acidi grassi, antiossidanti e vitamine.

Questi nutrienti si abbinano ai componenti della dieta mediterranea, evidenziandone i benefici aggiuntivi.

La dieta mediterranea rallenta il declino cognitivo

Lo studio ha coinvolto 100 adulti di età compresa tra 65 e 75 anni. Tutti i partecipanti erano sani e non mostravano segni di deterioramento cognitivo. Sono stati sottoposti a diversi esami, tra cui risonanza magnetica, test mentali ed esami del sangue.

I ricercatori hanno esaminato 139 parametri di salute cerebrale, inclusi marcatori del metabolismo, della funzione e della struttura cerebrale. Hanno identificato due fenotipi di salute cerebrale: invecchiamento lento e invecchiamento accelerato. I soggetti con invecchiamento lento avevano cervelli più giovani.

I partecipanti sono stati anche sottoposti a test di intelligenza, funzioni esecutive e memoria. I risultati hanno mostrato una migliore funzione cognitiva nei soggetti con un invecchiamento cerebrale più lento.

I ricercatori hanno poi analizzato i profili nutrizionali nel sangue dei partecipanti con un invecchiamento cerebrale più lento. Questo gruppo presentava livelli più elevati di 13 nutrienti, tra cui acidi grassi, i carotenoidi luteina e zeaxantina, vitamina E e colina. Due di questi acidi grassi sono acidi grassi polinsaturi omega-3: l'acido alfa-linolenico (ALA) e l'acido eicosapentaenoico (EPA).

Questo profilo nutrizionale ha un impatto significativo sull'invecchiamento del cervello, indipendentemente da dati demografici, corporativi e livello di forma fisica.

Necessità di ulteriori ricerche

Gli autori dello studio hanno osservato che la dieta mediterranea potrebbe essere uno dei modi più sani per garantire l'assunzione di questi nutrienti. La dieta mediterranea comprende molta frutta e verdura, nonché quantità moderate di pesce, latticini, uova e pollame.

La dietista Sarah Wagner del Memorial Hermann Health System, non coinvolta nello studio, ha affermato:

"È noto che la dieta mediterranea riduce il rischio di malattie cardiovascolari e morte prematura. Naturalmente, la maggior parte delle persone desidera non solo vivere più a lungo, ma anche mantenere le funzioni cognitive con l'avanzare dell'età. I nutrienti identificati in questo studio sono comuni nella dieta mediterranea, il che suggerisce che tale dieta sia benefica non solo per la salute fisica, ma anche per quella cognitiva."

Limitazioni dello studio e direzioni per la ricerca futura

Nonostante i risultati promettenti, lo studio presenta dei limiti. In primo luogo, non può stabilire un rapporto di causa ed effetto. In secondo luogo, ha coinvolto un numero limitato di partecipanti, tutti bianchi. Studi futuri potrebbero includere gruppi più eterogenei.

Sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere i meccanismi attraverso i quali il profilo nutrizionale può influenzare l'invecchiamento cerebrale. Sono necessari studi a lungo termine per valutare l'impatto a lungo termine degli interventi dietetici basati su questo profilo.

I risultati dello studio indicano potenziali benefici derivanti da alcuni nutrienti. Ad esempio, i carotenoidi si trovano in peperoni, pomodori, broccoli e carote. La vitamina E è presente nelle verdure a foglia verde, nella frutta secca e nei semi. La colina è presente in uova, pollame, pesce, verdure crocifere e alcuni fagioli.

Chi desidera includere una maggiore quantità di questi nutrienti nella propria dieta potrebbe trarre beneficio dal rivolgersi a un professionista autorizzato, come un dietologo.