Il farmaco per l'angina riduce l'esposizione al monossido di carbonio

Anche bassi livelli di monossido di carbonio possono essere letali, alterando il ritmo cardiaco, affermano gli scienziati di Leeds, nel Regno Unito. Ma un farmaco usato per trattare l'angina potrebbe contribuire a invertire gli effetti dannosi, affermano i ricercatori.

In grandi quantità, il monossido di carbonio è mortale perché sottrae ossigeno alle cellule del sangue, causando una carenza di ossigeno in tutto il corpo e minacciando il soffocamento. La ricerca ha dimostrato che il monossido di carbonio mantiene leggermente aperti i canali del sodio, collegati al ritmo cardiaco. L'esposizione prolungata al monossido di carbonio interrompe significativamente i canali del sodio, causando aritmie, che possono essere fatali.

I soggetti più a rischio per il cuore sono gli abitanti delle megalopoli con un gran numero di automobili e un complesso industriale sviluppato, nonché i fumatori (compresi quelli passivi).

Sintomi di avvelenamento da monossido di carbonio: mal di testa, mancanza di respiro, nausea, vertigini, perdita di coscienza, vomito, stanchezza.

Ricercatori britannici, insieme a scienziati francesi, hanno testato su ratti da laboratorio un noto farmaco per il trattamento dell'angina, che compromette il funzionamento dei canali del sodio. I ratti sono stati inizialmente avvelenati con alte concentrazioni di monossido di carbonio, causando disturbi del ritmo cardiaco, che sono stati regrediti grazie a questo farmaco.

Tuttavia, gli scienziati dovranno condurre molti più studi clinici per parlare di nuovi ambiti di applicazione del farmaco.