Scoperti nuovi vettori del virus Zika

I microbiologi americani hanno scoperto nuovi insetti portatori del virus Zika, l'agente eziologico di una pericolosa malattia infettiva.

Il pericoloso virus fu isolato per la prima volta durante un esame sui macachi rhesus negli anni '40. Poco dopo, durante un'epidemia, il virus fu isolato dal corpo umano. È interessante notare che fino al 2007 si registrarono solo casi sporadici di infezione. Ma l'anno scorso l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha registrato una morbilità di massa nelle regioni dell'America Latina.

Secondo le ultime ricerche, gli specialisti dell'Università Americana della Georgia hanno affermato che altre 26 specie di insetti ematofagi sono portatrici della malattia: in precedenza, ce n'erano solo nove. Pertanto, oggi si conoscono 35 specie di zanzare in grado di diffondere la malattia virale. Allo stesso tempo, 7 specie sono presenti non solo nel continente americano, ma anche nei paesi europei e persino in Russia.

Finora si riteneva che il virus fosse diffuso solo dalle zanzare che vivono in climi caldi, come l'America Latina. Gli esperti erano propensi a credere a priori che la malattia non potesse diffondersi in Nord America e Canada. Tuttavia, la ricerca condotta da esperti scientifici, utilizzando la progettazione computerizzata, ha contribuito a scoprire nuove specie di insetti ematofagi potenzialmente in grado di diffondere il virus in regioni dal clima considerato temperato.

Uno dei responsabili dello studio, il Dott. Michel Edwards, ha osservato: "Abbiamo ora identificato diverse specie di zanzare che dovrebbero essere prioritarie per l'eradicazione al fine di ridurre l'incidenza del virus Zika. La lotta deve iniziare ora, durante la bassa stagione, quando la riproduzione delle zanzare diminuisce. È molto importante prepararsi in tempo per l'inizio della stagione estiva per prevenire la diffusione dell'infezione".

I potenziali portatori della malattia, scoperti dagli scienziati, presentano una struttura caratteristica della proboscide e del tratto digerente: il loro apparato succhia-sangue e il sistema digerente hanno una struttura ottimale per trasmettere il patogeno della febbre Zika.

Il virus, penetrando nel corpo umano, provoca lo sviluppo di una condizione febbrile, accompagnata da dolori articolari e scabbia. La stragrande maggioranza delle persone che hanno contratto la febbre Zika in momenti diversi non ha manifestato gravi patologie che ne hanno determinato la morte. Tuttavia, la malattia è considerata particolarmente pericolosa per le donne in gravidanza: il virus può provocare lo sviluppo di microcefalia nel nascituro o addirittura causarne la morte.

Anche alcuni adulti hanno sperimentato le conseguenze negative della malattia virale: ad esempio, sono stati registrati casi di sindrome di Guillain-Barré, un processo autoimmune con notevole debolezza muscolare.

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