È stato creato un corridoio a ultrasuoni per il cervello per la diagnosi e il trattamento

Gli interventi chirurgici moderni possono essere eseguiti con un danno tissutale minimo utilizzando uno strumento chirurgico a ultrasuoni. Tuttavia, nel caso di patologie cerebrali, gli ultrasuoni non potevano essere utilizzati in precedenza, poiché il cranio impediva la penetrazione dei raggi.

Per eliminare questo problema, un gruppo di specialisti dell'Università americana della California di Riverside ha ideato un corridoio ecografico unico nel suo genere, che consente ai raggi di entrare direttamente nel cervello del paziente.

I flussi di ultrasuoni possono essere utilizzati sia per l'esame di difetti strutturali del cervello, sia per combattere tumori, morbo di Parkinson e Alzheimer, per eliminare la tromboembolia delle arterie cerebrali e anche per la rimozione episodica della barriera emato-encefalica per la somministrazione di farmaci.

Finora, i medici potevano eseguire la neurosonografia sui neonati solo finché non si fosse aperta l'unica via naturale per l'ecografia – la fontanella della volta cranica. Dopodiché, la procedura è diventata potenzialmente impossibile.

Gli esperti spiegano: le ossa del cranio hanno una densità aumentata, nonostante il loro spessore oscilli tra i 2 e gli 8 mm. Per un'onda ultrasonica, questo rappresenta un ostacolo insormontabile.

Il corridoio artificiale per gli ultrasuoni è una finestra in ceramica trasparente che i neurochirurghi suturano sotto il cuoio capelluto per sostituire la piccola area di osso parietale rimossa. La finestra è realizzata in biossido di zirconio normalizzato con ittrio e ha una struttura densa che consente agli ultrasuoni di passare senza ostruzioni.

Gli elementi a base ceramica sono già stati riconosciuti come molto promettenti in campo medico. Sono biologicamente compatibili, pratici e resistenti agli urti: la ceramica rappresenta quindi un analogo ideale dell'osso cranico. Il nuovo materiale può essere utilizzato sia per il trattamento a ultrasuoni che per quello laser.

"La ceramica è già ampiamente utilizzata in odontoiatria e artrologia: con essa si realizzano corone e protesi dentali. Il nostro obiettivo in questa situazione è creare un corridoio terapeutico, con l'aiuto del quale i medici potranno eseguire numerose procedure ecografiche sul cervello, sia terapeutiche che diagnostiche", sottolinea l'autore della scoperta.

Se la finestra in ceramica presenta le caratteristiche ottiche e di radiofrequenza appropriate, ciò consentirà davvero l'uso della chirurgia a ultrasuoni per eseguire interventi sul cervello. Inoltre, oggi esistono seri prerequisiti per stabilire il controllo della barriera emato-encefalica mediante ultrasuoni – dopotutto, finora l'unica barriera a questo scopo è stata l'osso cranico.

"Il biossido di zirconio è giustamente chiamato "acciaioceramica". È un materiale estremamente resistente e a bassa porosità, una proprietà unica che lo rende ideale per le procedure diagnostiche e il trattamento ecografico delle patologie neurologiche", affermano gli esperti.

[ 1 ], [ 2 ]