Gli erbicidi possono scatenare malattie rare

I prodotti chimici utilizzati per controllare le piante indesiderate, principalmente le erbacce, sono erbicidi che, se rilasciati nel terreno, possono influire negativamente sull'ecosistema dei corpi idrici, avere effetti tossici e portare alla morte di piante, animali e persone.

Lo sviluppo di erbicidi negli Stati Uniti come agenti chimici per il controllo delle erbe infestanti iniziò durante la Seconda Guerra Mondiale. Gli scienziati degli istituti di ricerca della Texas A&M University e i loro colleghi del Baylor College of Medicine conclusero che l'uso di queste sostanze chimiche potrebbe essere associato a un aumento del rischio di sviluppare anomalie delle cavità nasali chiamate atresia delle coane.

L'atresia delle coane è un difetto dello sviluppo che consiste nella completa chiusura o restringimento di una o entrambe le cavità nasali da parte di un setto osseo o di tessuti molli.

I sintomi di questa malattia compaiono subito dopo la nascita del bambino, quando la respirazione diventa significativamente più difficoltosa. L'atresia delle coane è una malattia rara e può essere trattata solo in un modo: con l'intervento chirurgico.

Al momento, la scienza ha difficoltà a identificare i fattori specifici che causano questa malattia.

Tuttavia, uno degli autori principali dello studio, il dott. Philippe Lupo, professore associato di pediatria presso il Baylor College of Medicine e membro del Texas Children's Cancer Center, afferma che l'atresia delle coane potrebbe essere associata all'uso di erbicidi che, se ingeriti, interferiscono con il sistema endocrino della futura mamma.

Durante la ricerca, gli scienziati hanno esaminato l'effetto dell'atrazina sull'organismo, un erbicida molto comune nella pratica agricola. Viene utilizzato per trattare le colture cerealicole. L'obiettivo degli specialisti è scoprire se questo tipo di erbicida abbia un effetto sul sistema endocrino umano.

"Purtroppo, la scienza non ha sufficienti conoscenze sugli interferenti endocrini, sostanze che interferiscono con il sistema endocrino. Sono stati poco studiati, ma si ipotizza che queste sostanze blocchino le funzioni naturali di alcuni ormoni. Questo processo avviene nel modo seguente: gli interferenti endocrini interferiscono con il funzionamento degli ormoni e iniziano a imitarne le azioni, causando così problemi", commentano i ricercatori.

Secondo i dati ottenuti, le donne incinte che vivono in regioni con il più alto livello di utilizzo di erbicidi sono maggiormente a rischio. Tra queste aree pericolose c'è il Texas. Le residenti di questo stato hanno un rischio elevato di partorire un bambino affetto dall'anomalia dell'atresia delle coane, fino all'80%.

Nonostante gli studi condotti indichino il pericolo che gli erbicidi rappresentano per le generazioni future, gli scienziati non hanno fretta di trarre conclusioni univoche. Sono necessari studi più approfonditi su questo problema.

«Tuttavia, anche un solo studio rappresenta già un primo passo verso la comprensione delle cause di questa rara malattia», ha riassunto Philippe Lupo.

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