I problemi di salute si verificano in coloro che scelgono la professione "sbagliata".

I ricercatori dell'Università di Manchester hanno analizzato la relazione tra diversi tipi di attività e caratteristiche di salute da un lato e stress cronico dall'altro nella popolazione adulta del Regno Unito.

Inizialmente, gli specialisti hanno osservato individui di età compresa tra 35 e 75 anni che cercavano lavoro da un anno. I ricercatori hanno poi confrontato i dati ottenuti con quelli raccolti nei due anni successivi, quando molte di queste persone avevano finalmente trovato lavoro. In totale, hanno partecipato allo studio più di mille persone.

Alla fine del progetto è emerso che i partecipanti costretti ad accettare lavori mal pagati o stressanti sviluppavano più problemi di salute rispetto a coloro che rimanevano disoccupati.

È dimostrato che la posizione o la professione scelta influenzano direttamente gli indicatori di salute e il benessere psicologico. Sebbene in passato si ritenesse che anche il lavoro più difficile e mal pagato fosse sempre meglio della disoccupazione.

Gli esperti hanno sviluppato una scala unica appositamente per lo studio, utilizzata per valutare la soddisfazione di una persona nei confronti della propria attività professionale. Sono stati presi in considerazione fattori come lo stipendio, il livello di fiducia e stabilità, la capacità di controllare le circostanze e la probabilità di ansia e preoccupazione. Di conseguenza, si è scoperto che ottenere una posizione non ottimale portava a un peggioramento della salute, e in molti indicatori contemporaneamente.

Non è stata confermata l'informazione esistente secondo cui ripetuti episodi in cui si ottiene un "cattivo" lavoro sviluppano una sorta di immunità nelle persone che "si abituano" alla sfortuna e smettono di reagire agli eventi sviluppando stress.

Purtroppo, non tutti riescono a trovare un lavoro, come si dice, di proprio gradimento. Un lavoro ben pagato e in grado di soddisfare le aspettative interne, offrendo un senso di soddisfazione morale.

Cosa consigliano gli esperti: lasciare un “cattivo” lavoro e restare disoccupati oppure continuare a soffrire?

In primo luogo, puoi lavorare e contemporaneamente cercare una professione migliore, oppure rivolgerti alla direzione e offrire i tuoi servizi in una posizione più accettabile. Spesso c'è la possibilità di cambiare area o posizione senza lasciare l'azienda. A volte cambiare team porta a risultati positivi e una persona inizia a sentirsi più a suo agio.

Inoltre, puoi cercare ulteriori opportunità di sviluppo: padroneggiare una nuova specializzazione, frequentare corsi di formazione avanzata, studiare.

Gli esperti consigliano di osservare la situazione sul posto di lavoro dall'esterno: forse questo aiuterà a prendere una decisione e a trovare la via d'uscita migliore. In ogni caso, la completa insoddisfazione lavorativa prima o poi influirà negativamente sulla salute: lo stress cronico, infatti, mostra i suoi effetti negativi. È importante ricordare una cosa: la vita offre molte cose piacevoli, ed è necessario prestare attenzione, prima di tutto, agli aspetti positivi.