Il fumo passivo causa la morte di 42.000 persone

Solo negli Stati Uniti, il fumo passivo uccide ogni anno 42.000 persone, tra cui 900 bambini.

In totale, il numero annuale di decessi dovuti al fumo passivo può essere equiparato a quasi 60.000 anni di vita potenziale persi a causa delle nubi di fumo di tabacco.

Uno studio che ha utilizzato l'analisi dei biomarcatori per valutare le conseguenze fisiche ed economiche dell'esposizione al fumo di sigaretta ha scoperto che il fumo passivo provoca danni in modo non uniforme, ma è particolarmente dannoso per gli afroamericani, in particolar modo per i bambini neri.

I risultati dello studio indicano che, nonostante i grandi sforzi delle organizzazioni sanitarie pubbliche per ridurre il consumo di tabacco, il fumo passivo continua a causare danni irreparabili alla salute dei non fumatori.

"In generale, il numero di fumatori è diminuito e molti hanno cambiato le proprie abitudini per adottare stili di vita più sani, ma i nostri dati dimostrano che l'esposizione al tabacco causa ancora danni enormi", ha affermato l'autrice principale, la professoressa Wendy Max. "Poter analizzare i biomarcatori ci consente di valutare con maggiore precisione l'impatto del fumo passivo sulle persone".

L'esposizione al fumo di tabacco causa diverse malattie mortali, tra cui malattie cardiache e polmonari. Inoltre, il fumo di tabacco è uno dei fattori che influenzano il peso dei neonati e provocano lo sviluppo della sindrome da distress respiratorio.

Secondo i Centri federali per il controllo e la prevenzione delle malattie, in media 49.400 adulti sono morti per aver inalato il fumo di sigaretta e 776 bambini sono morti nel grembo materno a causa del fumo di donne in gravidanza.

Per valutare l'impatto del fumo passivo, i ricercatori hanno utilizzato la cotinina sierica, un biomarcatore della nicotina che misura gli effetti chimici del fumo di tabacco nel sangue. Questa analisi riflette il danno del fumo passivo in qualsiasi contesto, non solo a casa o al lavoro, scrivono gli autori.

Gli scienziati hanno misurato le conseguenze economiche del fumo passivo: quanti anni di vita potenziale una persona può perdere, quanto si riduce la sua produttività, ecc. I partecipanti agli studi erano persone di diversi gruppi razziali ed etnici.

Delle 42.000 persone decedute a causa del fumo passivo, l'80% era di razza bianca, il 13% di razza nera e il 4% di etnia ispanica. La stragrande maggioranza dei decessi è stata causata da coronaropatie. I neonati di razza nera rappresentavano ben il 24% del 36% di tutti i decessi infantili dovuti al fumo passivo, nonostante i neri costituissero solo il 13% della popolazione statunitense (al 2006).

[ 1 ], [ 2 ]