Livelli medi di immunoglobulina E riducono il rischio di cancro al cervello

Livelli moderatamente elevati di immunoglobuline allergiche riducono la probabilità di cancro al cervello. Se il contenuto di tali anticorpi nel sangue è fuori scala, ciò non influisce sulla probabilità di cancro.

Il legame tra allergie e cancro ha a lungo impegnato gli scienziati. Teoricamente, il sistema immunitario dovrebbe attaccare il tumore, ma le cellule tumorali hanno molti modi per sfuggire all'attacco immunitario. Nei soggetti allergici, il sistema immunitario è in uno stato di elevata prontezza al combattimento: infatti, "essendo in tensione", spesso commette errori e reagisce a sostanze innocue. E qualche tempo fa è emersa l'ipotesi che le allergie, sebbene causino molti problemi a una persona, contribuiscano alla diagnosi precoce delle cellule tumorali. E la probabilità di contrarre il cancro in un soggetto allergico è inferiore.

Seguirono diversi studi statistici, ma nessuno di essi era sufficientemente rigoroso da soddisfare la comunità scientifica. Il principale svantaggio era che questi studi contenevano ancora una significativa probabilità di mera coincidenza. Segni allergici nel sistema immunitario (ad esempio, livelli elevati di anticorpi specifici) potevano essere una conseguenza della terapia antitumorale, nel qual caso il ritardo nella crescita tumorale e l'"allergia" potevano essere spiegati dall'azione dei farmaci.

Gli scienziati della Brown University (USA) hanno cercato di tenere conto degli errori dei loro predecessori e hanno condotto un altro studio dedicato all'influenza delle allergie sull'insorgenza di gliomi, tumori cerebrali. Un livello elevato di immunoglobuline IgE è un segno di una reazione allergica, ma in questo caso i ricercatori non sono passati da un paziente affetto da tumore al cervello all'altro, chiedendo loro informazioni sulle allergie e misurando il livello di IgE nel sangue. Gli scienziati hanno utilizzato i dati di diversi programmi sanitari su larga scala a cui hanno partecipato circa 10.000 persone. Tutte hanno donato il sangue per le analisi, anche prima di mostrare segni di tumore maligno. E ora i ricercatori hanno potuto confrontare le statistiche sul cancro con il livello iniziale di anticorpi allergici.

In un articolo pubblicato sul Journal of the National Cancer Institute, gli autori scrivono che se il livello di IgE di una persona raggiungeva il limite superiore (ovvero fino a 100.000 unità di anticorpi per litro di sangue), la probabilità di cancro al cervello diminuiva. Allo stesso tempo, curiosamente, se il livello di anticorpi era eccessivamente alto (oltre 100.000 unità per litro di sangue), ciò non aveva alcun effetto sulla probabilità di glioma. Il livello normale di IgE nel sangue è di 25.000 unità. Queste statistiche erano le stesse per uomini e donne e non dipendevano esattamente dalla causa per cui gli anticorpi erano prodotti: allergeni alimentari o respiratori. Allo stesso tempo, un livello elevato di anticorpi non era di aiuto per i pazienti con un tumore già in atto.

Gli autori sottolineano in particolare che questo è il primo lavoro in cui la probabilità di insorgenza di un tumore è stata confrontata con il livello iniziale di anticorpi allergici posseduto da una persona prima della malattia. In questo modo, è stato possibile evitare possibili insidie, come il fatto che le variazioni nella quantità di immunoglobuline potessero essere una conseguenza della malattia stessa o della sua terapia.

I dati ottenuti lasciano ovviamente per il futuro un mistero irrisolto legato al numero di anticorpi: perché un livello moderatamente elevato riduce la probabilità di cancro, mentre un livello eccessivamente elevato no.