Il rischio di sviluppare malattie nelle persone che smettono di fumare non viene ridotto

Gli ex fumatori, rispetto a coloro che non hanno mai fumato, presentano un rischio maggiore di sviluppare due malattie infiammatorie intestinali: il morbo di Crohn e la colite ulcerosa.

Inoltre, il rischio di colite rimane elevato anche due decenni dopo aver abbandonato questa cattiva abitudine.

I ricercatori del Boston Children's Hospital e della Harvard Medical School (entrambi negli Stati Uniti) hanno raccolto informazioni su 230.000 infermieri, il cui comportamento e la cui salute sono stati monitorati dal 1976 al 1989. Durante questo periodo, il morbo di Crohn si è sviluppato in 144 dei 124.000 individui che non avevano mai fumato, in 117 dei 51.000 ex fumatori e in 75 dei 53.500 individui che continuavano a suicidarsi con il fumo di sigaretta.

Dopo aver considerato altri fattori di rischio come età, peso e assunzione di farmaci ormonali, i ricercatori hanno scoperto che il 90% delle fumatrici coinvolte nello studio ha sviluppato il morbo di Crohn, con una frequenza del 35% maggiore tra coloro che hanno smesso di fumare rispetto a coloro che non avevano mai fumato. E più a lungo i soggetti hanno fumato, maggiore è stata la probabilità di sviluppare la malattia. Ad esempio, coloro che hanno fumato un pacchetto al giorno per 10-25 anni sono diventati vittime del morbo di Crohn 1,7 volte più spesso rispetto a coloro che non avevano mai fumato. E per coloro che hanno fumato lo stesso numero di sigarette per più di 25 anni, il rischio è aumentato di 2,3 volte.

Il fumo è stato anche associato alla colite ulcerosa, una condizione che causa dolore, diarrea e sanguinamento. Durante lo studio, la condizione è stata diagnosticata in 190 non fumatori, 167 ex fumatori e 43 fumatori. Un confronto tra ex fumatori e fumatori ha mostrato che i primi avevano un rischio di colite ulcerosa maggiore del 50%. E le fumatrici presentavano lo stesso rischio di coloro che non avevano mai fumato.

Gli scienziati osservano che, nel tempo, la probabilità di sviluppare malattie in coloro che smettono di fumare non diminuisce. Pertanto, entro 2-5 anni dall'abbandono di questa abitudine dannosa, la colite ulcerosa si è sviluppata nei partecipanti tre volte più frequentemente rispetto a coloro che hanno continuato a utilizzare inalazioni di tabacco. E 20 anni dopo l'ultima boccata, il rischio di sviluppare questa malattia era una volta e mezza superiore.