Il successo sul fronte personale fa dimenticare l'alcol

Il successo o il fallimento nella vita amorosa determinano il comportamento di un'ampia varietà di animali: se un moscerino della frutta maschio viene respinto da una femmina, il sistema di ricompensa nel suo cervello costringerà il maschio a trovare conforto in un bicchierino di alcol, e non c'è bisogno di sottolineare le evidenti somiglianze con il comportamento umano.

La mancanza di sesso spinge i moscerini della frutta maschi a bere. Questa conclusione è stata raggiunta dai ricercatori dell'Università della California a San Francisco (USA), dopo aver studiato il comportamento di maschi fortunati e sfortunati in amore. Gli scienziati hanno pubblicato i risultati dei loro esperimenti sulla rivista Science. L'obiettivo del lavoro era scoprire se l'interazione sociale possa influenzare il comportamento successivo di un individuo. Per quanto riguarda gli esseri umani, la risposta è ovvia, ma, a quanto pare, l'influenza del contatto sociale sul comportamento avviene attraverso meccanismi molecolari piuttosto antichi, presenti anche negli insetti.

Nel cervello esiste un cosiddetto sistema di rinforzo: è a esso che dobbiamo la sensazione di piacere derivante da una vittoria, una ricompensa, ecc. È noto che l'alcol attiva questo sistema, provocando una sensazione di soddisfazione. D'altra parte, un contatto sociale positivo, quando godiamo della comunicazione, attiva lo stesso sistema. Questo meccanismo è piuttosto universale; è presente negli esseri umani e nei moscerini. Gli scienziati hanno deciso di scoprire se stimoli diversi possano sovrapporsi in questo sistema, se il fallimento in uno possa essere compensato da una vittoria in un altro. L'esperimento è, in effetti, piuttosto semplice. I moscerini della frutta maschi sono stati divisi in due gruppi. Un gruppo è stato messo insieme a femmine pronte all'accoppiamento; i maschi erano notevolmente meno numerosi delle femmine, quindi nessuno dei pretendenti è rimasto privo di intimità. L'altro gruppo è stato messo a tu per tu con femmine che si erano accoppiate di recente; questi moscerini hanno rifiutato tutte le avances dei maschi desiderosi di intimità.

Dopo quattro giorni di rapporti intersessuali, i maschi venivano trasferiti in una camera dove erano presenti due capillari contenenti fluido nutriente, ma in uno di essi era presente etanolo mescolato a questo fluido. Si è scoperto che i maschi sessualmente soddisfatti provano una certa avversione per l'etanolo, a differenza degli amanti respinti, che "si abbeverano" quattro volte più spesso dei loro compagni più felici.

Tuttavia, i ricercatori non si sono limitati a constatare questo fatto e hanno cercato di determinare il meccanismo molecolare alla base di questo comportamento. Si è scoperto che il problema era il neuropeptide F (NPF), già noto per mediare la dipendenza da alcol nei moscerini. I maschi respinti presentavano livelli più bassi di questo neuropeptide nel cervello. Se il livello dei recettori NPF veniva artificialmente abbassato nei maschi accoppiati, questi ultimi cercavano l'alcol nonostante il loro successo nella vita personale. D'altra parte, un livello più elevato di recettori NPF alleviava il desiderio di alcol nei maschi che non avevano avuto successo.

Il neuropeptide F è chiaramente un elemento chiave nel sistema di ricompensa cerebrale, collegando diversi impulsi e influenzando il comportamento successivo dell'individuo. Naturalmente, questo è solo l'inizio del lavoro e gli scienziati devono ancora capire esattamente come il neuropeptide F regoli il desiderio di alcol e come la soddisfazione sessuale influenzi i suoi livelli nel cervello.

Il cervello umano possiede un neuropeptide Y simile, con proprietà simili a quelle dell'NPF. I livelli di NPY diminuiscono sotto stress, bassi livelli stimolano la dipendenza da alcol nei ratti e si ritiene che alcune mutazioni del gene NPY siano collegate all'alcolismo negli esseri umani. Chissà, forse ulteriori ricerche in questo campo libereranno gli uomini dalla necessità di anestetizzare il dolore di un cuore spezzato con superalcolici.

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