Legame comprovato tra il trauma cranico e lo sviluppo della demenza

I traumi cranici a qualsiasi età aumentano il rischio di sviluppare demenza in età avanzata. Questa è la conclusione a cui sono giunti i ricercatori guidati dal Dott. Jesse Fann. La ricerca è stata condotta presso l'Università di Washington.

I processi neurodegenerativi, alla base dello sviluppo della demenza, colpiscono 47 milioni di persone nel mondo. Secondo gli esperti, il numero di pazienti affetti da questa malattia è in costante crescita.
Anche i traumi cranici sono un motivo molto comune di consultazione medica, con una frequenza pressoché identica a quella dei casi di demenza. Gli scienziati si sono chiesti: potrebbe esserci una connessione tra trauma e neurodegenerazione?

Gli specialisti hanno avviato lo studio tematico nel 1977. L'esperimento è iniziato con lo studio della salute di quasi tre milioni di pazienti. Quasi ogni secondo di loro aveva subito un trauma cranico nel corso della propria vita: l'85% aveva subito un trauma lieve e il 15% un trauma grave, con danni all'integrità delle ossa craniche.

Per un lungo periodo di tempo, gli scienziati hanno continuato a monitorare i partecipanti, il che ha permesso loro di scoprire quanto segue: dal 1999 al 2013, oltre il 5% dei pazienti con lesioni cerebrali traumatiche ha sviluppato demenza (in particolare, morbo di Alzheimer). L'età media dei partecipanti che hanno ricevuto la corrispondente diagnosi deludente era di 80 anni.

Gli esperti hanno inoltre scoperto che gli uomini erano più suscettibili allo sviluppo di patologie neurodegenerative rispetto alle donne (rispettivamente il 30% e il 19%). Risultati successivi hanno dimostrato quanto segue:

• Una storia di commozione cerebrale aumenta del 24% le probabilità di sviluppare demenza in età avanzata;
• Un trauma cranico grave aumenta il rischio al 35%.

Se un paziente ha avuto più di cinque traumi cranici nel corso della sua vita, il rischio di sviluppare malattie neurodegenerative aumenta del 183%.

I ricercatori hanno osservato che il dato più sorprendente per loro è stato che anche una lieve commozione cerebrale aumentava del 17% il rischio di sviluppare patologie tardive. Questa informazione è molto importante, in quanto dimostra un chiaro pericolo. Spesso, le persone subiscono lesioni di lieve entità durante l'infanzia, a causa di una maggiore attività e curiosità. L'esperimento ha dimostrato che se una commozione cerebrale veniva subita prima dei 20 anni, il rischio di sviluppare malattie neurodegenerative aumentava del 60%.

Gli esperti hanno già sollevato la questione della necessità di attuare programmi preventivi per impedire i traumi cranici nella popolazione di tutte le età.

Fortunatamente, un trauma cranico non garantisce che un disturbo come la demenza si manifesti necessariamente in età avanzata. Tuttavia, tali probabilità sono elevate e vanno prese con la dovuta serietà.

Per saperne di più sul lavoro degli scienziati, visita le pagine dell'Università di Washington (https://newsroom.uw.edu/news/risk-dementia-increases-traumatic-brain-injury).