Negli Stati Uniti è stato coltivato un cuore artificiale

Alla California State University, i ricercatori hanno sviluppato un cuore umano in laboratorio.

Secondo gli esperti, hanno prima applicato un terreno nutritivo e cellule cardiache sul fondo di una capsula speciale, poi le hanno ricoperte con cellule staminali pluripotenti prelevate da pelle umana adulta e infine gli specialisti hanno aggiunto proteine segnale. Gli scienziati hanno notato che la base del cuore era in fase di formazione da circa due settimane, dopodiché è iniziato il processo di sviluppo delle camere cardiache (è in questa fase che, a quanto pare, si possono notare eventuali patologie). Di conseguenza, i ricercatori hanno formato un cuore umano perfettamente funzionante, sebbene di dimensioni molto più ridotte.

Il cuore umano è costituito da vari tessuti e cellule e, utilizzando le tecnologie più recenti e le cellule staminali, gli scienziati sono riusciti non solo a far crescere, ma anche a formare un piccolo cuore perfettamente funzionante e nel giusto ordine. In sostanza, il processo che gli scienziati hanno ricreato in laboratorio si verifica nella fase di formazione dell'embrione nel corpo della madre.

Uno degli specialisti coinvolti nel progetto ha osservato che oggi questi organi coltivati artificialmente sono difficili da utilizzare per il trapianto su esseri umani, ma sono perfettamente adatti alla sperimentazione di nuovi farmaci che possono rappresentare un pericolo non solo per la salute, ma anche per la vita umana. Ad esempio, il sonnifero Talidomide, che un tempo ha causato disabilità e persino la morte di diecimila neonati. A metà del secolo scorso, questo farmaco veniva prescritto attivamente dai ginecologi alle donne in gravidanza che soffrivano di lieve insonnia.

Di recente, questo farmaco è stato testato su un cuore coltivato artificialmente e gli scienziati hanno scoperto che la talidomide ha un effetto negativo sul tessuto cardiaco.

Forse, grazie alla scoperta di questi organi artificiali, gli specialisti potranno testare nuovi farmaci, che contribuiranno a evitare molti decessi e disabilità.

Gli esperti intendono continuare a lavorare in questa direzione e vogliono studiare più approfonditamente le potenzialità della tecnologia da loro sviluppata.

Vale la pena notare che il piccolo cuore umano non è stato il primo organo artificiale creato dagli scienziati. Recentemente, è stato coltivato in laboratorio un arto di roditore che, secondo gli esperti, può essere utilizzato per i trapianti, ma prima che ciò diventi possibile, saranno necessari diversi studi.

Diversi anni fa, i ricercatori giapponesi avevano già utilizzato la tecnologia delle cellule staminali e avevano coltivato un cuore umano in laboratorio. All'epoca, il gruppo scientifico era guidato da Konstantin Agladze, un ricercatore presso l'Istituto di Fisica e Tecnologia di Mosca.

Il progetto di ricerca si è svolto a Kyoto, presso una delle università nazionali giapponesi. Il cuore si è rivelato così piccolo da poter essere visto solo al microscopio, ma nonostante ciò, gli scienziati hanno testato nuovi farmaci sull'organo. Oltre al cuore, i genetisti giapponesi sono riusciti anche a far crescere denti quasi indistinguibili da quelli naturali. Anche in questo caso, hanno utilizzato tecnologie basate sulle cellule staminali e i denti crescono direttamente nella bocca del paziente.

Quasi tutti gli esperti concordano sul fatto che il futuro dei trapianti risiede nelle cellule staminali; gli organi ricavati da queste cellule sono ideali per i trapianti.

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