Probiotici: benefici o danni?

I probiotici, a giudicare dalla pubblicità, aiutano a normalizzare la flora intestinale e a migliorare la digestione. Oggi, sugli scaffali delle farmacie si può trovare una vasta selezione di questi farmaci, ma alcuni ricercatori danesi hanno cercato di capire se le persone abbiano davvero bisogno dei probiotici.

In Danimarca, un gruppo di specialisti, dopo un'analisi approfondita, ha messo in dubbio i tanto decantati benefici dei probiotici. Secondo il professor Oluf Pedersen dell'Università di Copenaghen, la maggior parte degli adulti sani assume probiotici perché li ritiene utili o quantomeno innocui per la salute. Ma gli scienziati osservano che i benefici di tali farmaci non sono stati dimostrati e che gli slogan pubblicitari e le rassicurazioni dei produttori non significano assolutamente nulla.

Gli esperti hanno spiegato che i probiotici sono batteri vivi simili ai microrganismi "utili" che vivono nell'intestino umano. Tali batteri si trovano anche in alcuni alimenti, ad esempio nei latticini fermentati (yogurt, kefir, ecc.). Gli scienziati danesi sottolineano che i probiotici vengono prescritti per trattare alcune patologie dell'apparato digerente, ma l'effetto di tali farmaci sull'organismo di una persona sana è stato scarsamente studiato. Nonostante ciò, in gran parte a causa della pubblicità, molte persone sane hanno iniziato ad assumere regolarmente probiotici per il benessere generale e per migliorare la digestione. Per comprendere e scoprire la verità, gli specialisti danesi hanno analizzato diversi studi clinici. In ogni singolo studio, è stato analizzato l'effetto a breve termine dei probiotici sulla microflora intestinale di una persona sana; al momento dell'assunzione di probiotici, nessuno dei partecipanti lamentava disturbi gastrointestinali e gli specialisti non hanno identificato alcuna patologia in loro; i soggetti non assumevano altri integratori alimentari.

I partecipanti sono stati divisi in 2 gruppi: un gruppo ha assunto probiotici, l'altro no. Di conseguenza, gli scienziati hanno scoperto che le persone che hanno assunto probiotici non hanno riscontrato cambiamenti significativi nella composizione della microflora intestinale. In totale, gli specialisti danesi hanno analizzato 7 studi, di cui solo uno ha evidenziato cambiamenti nella composizione della microflora intestinale dopo l'assunzione di probiotici.

Secondo uno degli autori del nuovo studio, non ci sono prove concrete che i probiotici contribuiscano a modificare il microbioma intestinale nelle persone sane, anche se la persona consuma alimenti probiotici in grandi quantità.

Ma solo nel 2013-2014 le vendite di probiotici sono aumentate di oltre il 10% in tutto il mondo, ed è possibile che gli stessi scienziati abbiano contribuito alla loro divulgazione: quasi ogni giorno compaiono su riviste scientifiche e su Internet articoli scientifici che dimostrano i benefici degli additivi alimentari.

Gli esperti danesi sottolineano che le capsule con batteri vivi migliorano la microflora intestinale solo in via ipotetica e che non vi sono prove scientifiche a sostegno di ciò, pertanto invitano a prestare maggiore attenzione.

Secondo Pedersen, i benefici dei probiotici sono stati in una certa misura dimostrati in caso di squilibri della microflora intestinale, ma in assenza di squilibri, tali farmaci sono, nella migliore delle ipotesi, semplicemente inefficaci. Allo stesso tempo, il professore è convinto che i probiotici debbano essere ulteriormente studiati, forse perché aiutano a prevenire lo sviluppo di alcune malattie nelle persone sane.

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