Psicologi: l'orientamento sessuale può essere determinato dai tratti del viso

Gli psicologi hanno scoperto che i rappresentanti delle minoranze sessuali possono essere distinti dalle persone di orientamento tradizionale tramite i loro volti: le persone "eterosessuali" hanno volti più simmetrici rispetto agli omosessuali e alle lesbiche.

Gli psicologi dell'Albright College (USA) hanno deciso di scoprire se è possibile determinare l'orientamento sessuale di una persona in base al suo aspetto. Naturalmente, non stiamo parlando di uomini effeminati e donne altrettanto mascoline. L'obiettivo era correlare l'orientamento sessuale con i tratti del viso di una persona e con la percezione che gli altri hanno di lei.

L'esperimento ha coinvolto 40 persone (15 uomini e 25 donne) a cui è stata mostrata una serie di 60 fotografie, metà delle quali erano rigorosamente "eterosessuali" e l'altra metà erano omosessuali o lesbiche. I soggetti dovevano valutare ogni foto su una scala a cinque punti, dove uno corrispondeva a "preferisce solo uomini", due a "guarda le donne", tre a "bisessuale", quattro a "principalmente donne, ma occasionalmente uomini" e infine cinque a "solo donne".

Nel loro lavoro, gli scienziati si sono basati sui risultati secondo cui l'autostima sessuale è correlata alla simmetria facciale: gli uomini eterosessuali presentavano tratti facciali più simmetrici rispetto agli omosessuali. Durante l'esperimento, è emerso che i valutatori associavano i volti maschili simmetrici all'orientamento eterosessuale. Una dipendenza simile è stata osservata tra le donne, ma i risultati erano statisticamente molto meno affidabili.

Naturalmente, gli psicologi, nei loro esercizi fisiognomici, hanno tenuto conto dell'influenza dell'aspetto femminile: dopotutto, alcuni tratti del viso ("femminili") in un uomo possono suggerire che il loro proprietario abbia preferenze sessuali non standard. E, naturalmente, questo fattore ha giocato un ruolo: un uomo dall'aspetto maschile aveva maggiori probabilità di ricevere una valutazione eterosessuale. Tuttavia, come sottolineano gli autori sul Journal of Social, Evolutionary, and Cultural Psychology, la mascolinità o la femminilità dell'aspetto giocavano comunque un ruolo molto minore rispetto alla simmetria o all'asimmetria dei tratti.

Va sottolineato che gli autori non discutono le ragioni per cui le minoranze sessuali hanno volti meno simmetrici (o perché alcune persone pensano che i loro volti siano asimmetrici). Gli psicologi parlano solo di una sorta di adattamento evolutivo che permette di evitare errori catastrofici nella scelta del partner. Casi di omosessualità si verificano anche in natura, quindi non sorprende che l'evoluzione abbia avuto abbastanza tempo per insegnare agli esseri umani a distinguere tra "noi" e "loro" in questo senso.

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