Nuove speranze: il lievito che causa l'eczema può essere distrutto

Scienziati svedesi hanno scoperto peptidi che distruggono il lievito Malassezia sympodialis, senza danneggiare le cellule della pelle sane . Il sympodialis Malassezia può causare malattie della pelle come l' eczema atopico , l' eczema seborroico e la forfora.

Ci sono ancora molti problemi da risolvere prima che questi peptidi possano essere utilizzati negli esseri umani. Tuttavia, la combinazione di tossicità per il lievito a basse concentrazioni e sicurezza per le cellule umane rende questi agenti molto promettenti come agenti antifungini. Gli scienziati sperano che in futuro queste sostanze saranno utilizzate per alleviare i sintomi nei pazienti affetti da eczema atopico.

Eczema atopico - infiammazione della pelle, che è caratterizzata da secchezza, prurito e desquamazione della pelle; inizia di solito nella prima infanzia ed è caratterizzato da frequenti ricadute. Questa malattia è molto comune: ad esempio, nel Regno Unito circa il 20% dei bambini soffre di eczema.

Inoltre, la prevalenza dell'eczema atopico è cresciuta costantemente negli ultimi tempi. Gli scienziati non riescono ancora a trovare la causa dello sviluppo dell'eczema atopico e, di conseguenza, i metodi efficaci di trattamento.

Il lievito M. Sympodialis è uno dei fattori scatenanti dello sviluppo dell'eczema. Di solito, la barriera cutanea può interrompere la riproduzione del lievito in modo indipendente, ma nelle persone con eczema questo meccanismo è rotto.

Nello studio, i ricercatori hanno analizzato 21 diversi peptidi antibatterici, la loro capacità di penetrare nella cellula e inibire la crescita di M. Sympodialis.

I peptidi sono mini proteine, che consistono degli stessi elementi costitutivi, ma molto meno.

I peptidi antimicrobici (AMP) sono antibiotici naturali che uccidono molti diversi tipi di microrganismi, tra cui lievito, batteri, funghi e virus. I peptidi (PPS), a causa della loro capacità di penetrare nelle membrane cellulari, sono spesso ricercati dalle aziende farmaceutiche che sono alla ricerca di nuovi modi per somministrare i farmaci direttamente alla fonte della malattia.

Per valutare l'efficacia antifungina e la potenziale tossicità delle cellule di cheratinociti umane, gli scienziati hanno aggiunto peptidi alle colonie in crescita di M. Sympodialis e cheratinociti.

Hanno scoperto che 6 (cinque PPS e un AMP) di 21 peptidi distrussero con successo il lievito senza danneggiare la membrana dei cheratinociti.

I ricercatori hanno concluso che questo studio è stato il primo a identificare i peptidi come agenti antifungini contro M. Sympodialis.

Gli scienziati ritengono che siano necessarie ulteriori ricerche per chiarire i principali meccanismi di azione di questi peptidi. Sperano che la loro scoperta porterà allo sviluppo di nuovi metodi per il trattamento di queste malattie debilitanti della pelle.

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