Lotta ai grassi e alle infiammazioni: gli scienziati hanno sviluppato nuovi composti

Negli ultimi anni, i derivati modificati di prodotti naturali hanno portato a significativi progressi terapeutici e a un successo commerciale. Il mentolo è un alcol mentolico ciclico naturale presente in diverse piante, in particolare in quelle appartenenti alla famiglia della menta, come la menta piperita e la menta verde. È un ingrediente comune in un'ampia gamma di dolciumi, gomme da masticare e prodotti per l'igiene orale. È interessante notare che il mentolo possiede anche un elevato valore medicinale grazie ai suoi effetti analgesici, antinfiammatori e antitumorali.

In uno studio recente, un team di scienziati guidato dal professor Gen-Ichiro Arimura del Dipartimento di bioscienze e tecnologia dell'Università delle scienze di Tokyo, in Giappone, ha sviluppato e studiato gli esteri mentilici della valina (MV) e dell'isoleucina (MI), derivati del mentolo ottenuti sostituendo il suo gruppo idrossilico rispettivamente con valina e isoleucina.

I loro risultati sono stati pubblicati sulla rivista Immunology.

Condividendo la motivazione alla base del suo attuale lavoro, il professor Arimura ha affermato: "I componenti funzionali delle piante che contribuiscono alla salute umana mi hanno sempre interessato. La scoperta di nuove molecole da materiali naturali ha ispirato il nostro gruppo di ricerca a sviluppare questi derivati aminoacidici del mentolo".

I ricercatori hanno iniziato sintetizzando esteri mentilici di sei amminoacidi, caratterizzati da catene laterali meno reattive. Hanno poi valutato le proprietà di questi esteri utilizzando studi in vitro su linee cellulari. Infine, hanno condotto esperimenti sui topi per studiare gli effetti di questi composti in condizioni di malattia indotta. Gli eccezionali profili antinfiammatori di MV e MI sono stati determinati valutando i livelli di trascrizione del fattore di necrosi tumorale-α (Tnf) in cellule macrofagiche stimolate.

Sorprendentemente, sia MV che MI hanno superato il mentolo nel test antinfiammatorio. L'analisi del sequenziamento dell'RNA ha mostrato che 18 geni coinvolti nelle risposte infiammatorie e immunitarie sono stati efficacemente soppressi.

I ricercatori sono andati oltre e hanno studiato il meccanismo d'azione dei mentil esteri. Hanno scoperto che il recettore X del fegato (LXR), un recettore nucleare intracellulare, svolge un ruolo importante negli effetti antinfiammatori, e questo è indipendente dal recettore transitorio sensibile al freddo TRPM8, che rileva principalmente il mentolo.

Approfondendo l'attivazione di MV e MI dipendente da LXR, hanno scoperto che il gene Scd1, centrale nel metabolismo lipidico, veniva attivato da LXR. Inoltre, nei topi con colite intestinale indotta, gli effetti antinfiammatori sono stati ulteriormente confermati dalla soppressione dei livelli trascrizionali dei geni Tnf e Il6 da parte di MV o MI in modo dipendente da LXR.

Motivati dalla scoperta della meccanica intracellulare di LXR-SCD1, il Professor Arimura e il suo team hanno ipotizzato che gli esteri mentilici avessero proprietà anti-obesità. Hanno scoperto che questi esteri inibivano l'adipogenesi, ovvero l'accumulo di grasso, soprattutto nella fase di espansione clonica mitotica negli adipociti 3T3-L1. Negli studi sugli animali, l'obesità indotta dalla dieta nei topi è stata mitigata e l'adipogenesi è stata soppressa.

Gli esteri di mentile presentano vantaggi unici rispetto ad altri composti antinfiammatori o antiobesità attualmente oggetto di ricerca o in uso. I loro specifici meccanismi d'azione, che contribuiscono al loro duplice effetto antinfiammatorio e antiobesità, li distinguono da altri composti e possono renderli particolarmente efficaci nel trattamento sia di condizioni infiammatorie che di disturbi metabolici. Possono essere utili per alcune popolazioni, come quelle affette da malattie infiammatorie croniche, sindrome metabolica o complicanze legate all'obesità.

"Sebbene questo studio si sia concentrato sulle loro funzioni e sui meccanismi d'azione nei modelli di malattie legate all'infiammazione e all'obesità, ci aspettiamo che questi composti siano efficaci anche contro un'ampia gamma di malattie correlate alla sindrome metabolica, come diabete e ipertensione, nonché contro i sintomi allergici", ha osservato con ottimismo il professor Arimura.

In conclusione, questo studio evidenzia l'importanza e il valore delle molecole multifunzionali derivate da sostanze naturali. Studi futuri su questi nuovi e superiori esteri mentilici potrebbero portare allo sviluppo di composti terapeutici per contrastare i crescenti problemi di salute associati all'obesità e alle condizioni infiammatorie.