I neuroni olfattivi non si rigenerano, sostengono gli scienziati

A differenza degli animali, negli adulti la neurogenesi non avviene nell'area del cervello che fornisce nuovi neuroni al tratto olfattivo, bensì solo nell'area in cui si trova il centro di comando della memoria e dell'apprendimento.

Gli esseri umani nascono con un insieme fisso di neuroni olfattivi, come riportato sulla rivista Neuron dai ricercatori del Karolinska Institutet in Svezia. Non molto tempo fa, questo sarebbe stato un luogo comune, ma dalla scoperta della neurogenesi nel cervello adulto, si pensa che i neuroni olfattivi si rinnovino nel corso della vita.

Almeno questo vale per tutti i mammiferi, fatta eccezione, come sappiamo oggi, per gli esseri umani.

La neurogenesi nel cervello maturo è concentrata in due aree: l'ippocampo, responsabile dell'apprendimento e della memoria, e la zona subventricolare delle pareti dei ventricoli cerebrali. Studi sugli animali hanno dimostrato che i neuroni formati nella zona subventricolare migrano verso il tratto olfattivo e si inseriscono nel bulbo olfattivo. Nell'uomo, solo la formazione di neuroni nell'ippocampo è stata chiaramente confermata; i dati riguardanti il secondo focus della neurogenesi erano incerti.

Gli scienziati del Karolinska Institutet hanno cercato di tracciare la nascita di nuovi neuroni utilizzando il metodo del radiocarbonio. Secondo i loro dati, il tratto olfattivo di un cervello umano completamente formato può produrre solo un numero molto limitato di nuove cellule nervose, ammesso che ne nascano. Per sostituire anche solo l'1% dei nostri neuroni olfattivi, dobbiamo aspettare cento anni, mentre nei roditori, metà dei neuroni olfattivi si rinnova in un anno.

Tuttavia, gli stessi autori del lavoro specificano di aver potuto osservare solo i neuroni integrati nelle vie olfattive. Vale a dire che, in linea di principio, la neurogenesi nella zona subventricolare può verificarsi anche negli esseri umani, solo che le cellule nervose non vengono dirette da lì al tratto olfattivo. Oppure tali cellule possono morire subito dopo la nascita. È possibile che proprio a causa di una neurogenesi disattivata (o malfunzionante) gli esseri umani abbiano perso la capacità di percepire gli odori con la stessa acutezza degli animali. E qui, naturalmente, sarebbe molto interessante ripetere gli stessi esperimenti, ma con "annusatori" professionisti: profumieri, chef, enotecari, sommelier. È noto, ad esempio, che le cellule olfattive appena nate nei roditori muoiono rapidamente se l'animale non esercita il suo olfatto, non sente odori nuovi. Forse, per noi è esattamente lo stesso e il rinnovamento dei neuroni olfattivi avviene in coloro che ne hanno realmente bisogno.

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