I giapponesi hanno sviluppato un metodo ultrarapido di diagnosi del cancro

Gli specialisti giapponesi hanno inventato una tecnologia unica per diagnosticare il cancro nelle sue fasi iniziali. Per stabilire una diagnosi accurata, sono necessari una piccola quantità di sangue del paziente e tre minuti di tempo. È importante notare che un simile metodo diagnostico non esiste in nessun altro Paese.

Katsuyuki Hasegawa, dipendente di MYTECH, importante produttore di apparecchiature mediche ad alta tecnologia, ha affermato che la nuova tecnologia è un processo diagnostico così semplice che la sua applicazione pratica nelle cliniche sarà possibile in un futuro molto prossimo.

Gli sviluppatori dell'azienda hanno creato una piastra metallica con una composizione speciale. Il sangue di un paziente sospettato di avere un processo maligno viene gocciolato su questa piastra metallica, quindi la piastra viene esposta a radiazioni ultraviolette o di altro tipo, a seguito delle quali il sangue del paziente oncologico inizia a brillare. Tale brillanza si verifica solo in caso di processo maligno; nel caso di tumori benigni, il sangue del paziente non brilla.

L'efficacia della nuova tecnologia è stata testata su 20 volontari affetti da tumori sia maligni che benigni. I test non hanno evidenziato alcun errore, con un risultato del 100% ogni volta.

Gli scienziati intendono utilizzare questa tecnologia per rilevare il cancro al pancreas, allo stomaco e al colon, attualmente diagnosticato in fase avanzata, quando la malattia non è più suscettibile a interventi chirurgici o altri trattamenti. Gli specialisti prevedono di condurre i primi studi clinici il prossimo anno.

Vale la pena sottolineare che un metodo così rapido per diagnosticare il cancro nelle fasi iniziali salverà la vita di migliaia di persone, poiché molti tipi di cancro sono asintomatici e vengono rilevati nelle fasi avanzate, quando il tumore si diffonde in tutto il corpo e la chemioterapia o la chirurgia non sono più efficaci.

Un altro sviluppo unico nel campo della diagnostica oncologica è stato il lavoro degli scienziati svedesi. In questo paese, ogni anno più di 600 persone muoiono di cancro maligno della pelle, pari al 20% del numero totale di pazienti affetti da melanoma (ogni anno in Svezia, circa tremila persone ricevono una diagnosi di cancro maligno della pelle).

Gli esperti sottolineano che le tipiche manifestazioni del melanoma sulla pelle possono essere rilevate a occhio nudo, ma se si utilizza un microscopio è possibile osservare le prime manifestazioni del processo maligno e confermare o smentire i sospetti dell'oncologo.

Il Dott. Karlskoga Mikael Tarstedt ha osservato che in circa il 15% dei casi è impossibile formulare una diagnosi accurata e individuare alterazioni maligne nelle macchie cutanee; nel linguaggio degli specialisti, tali aree cutanee sono chiamate "grigie". In questi casi, ogni specialista decide autonomamente se rimuovere le macchie o continuare a monitorarle.

Il metodo degli specialisti svedesi, denominato Nevisense, utilizza la misurazione della resistenza delle macchie mediante un impulso elettrico. Grazie a questa diagnosi, è possibile determinare se è in corso un processo maligno nelle cellule della pelle della zona grigia.

Il nuovo metodo diagnostico è già in fase di sperimentazione presso l'Ospedale universitario di Örebro.