Le neurotecnologie potrebbero essere utilizzate a danno dell'umanità

La neurotecnologia può essere utilizzata non solo per scopi medici, ma anche in ambito militare, e gli scienziati temono che i loro sviluppi possano trasformarsi in un mezzo per controllare un gran numero di persone contemporaneamente e, nelle mani sbagliate, ciò potrebbe portare a conseguenze disastrose.

Sia i medici che gli scienziati che lavorano allo sviluppo di nuove tecnologie hanno ripetutamente affermato che tutti i loro risultati, volti esclusivamente al bene dell'umanità, possono essere utilizzati per danneggiare le persone. Ad esempio, una nuova tecnologia per il trattamento del morbo di Parkinson che utilizza la stimolazione neuronale e gli elettrodi aiuta a influenzare il comportamento dei pazienti affetti da questa malattia. Ma questa tecnologia può anche essere utilizzata per imporre un comportamento, per eseguire ordini che possono persino essere mortali per una persona. Gli scienziati affermano inoltre che le neurotecnologie possono contribuire a modificare la personalità e, se i loro sviluppi cadono nelle mani di militari o terroristi, possono essere utilizzati per scopi completamente diversi, ad esempio per programmare persone che faranno assolutamente tutto senza domande inutili.

Oggi, gli scienziati sono riusciti a raggiungere una certa indipendenza nella trasmissione dei segnali dal cervello al computer che li controlla. Sono già stati condotti esperimenti sugli animali e i ricercatori hanno iniziato a testarli sugli esseri umani.

Gli scienziati cercano di aderire all'etica scientifica, secondo la quale i risultati del loro lavoro non possono essere distorti da altri ricercatori. Ma nel mondo moderno la tecnologia avanza a un ritmo rapido ed è possibile che ci siano persone che vogliono controllare il cervello di milioni di persone, come descritto in diverse opere di fantascienza.

Come già accennato, il comportamento umano può essere influenzato stimolando le cellule cerebrali attraverso elettrodi impiantati. Oggi, la stimolazione tratta con successo diverse lesioni del sistema nervoso, ma i ricercatori avvertono che la neurostimolazione può anche essere utilizzata per danneggiare una persona, ad esempio per modificare la personalità e suggerire determinate azioni.

Tutti questi trattamenti sono progettati specificamente per pazienti resistenti alla terapia farmacologica. I segnali neurali possono anche aiutare i pazienti con disabilità motorie dopo incidenti, e il lavoro in questo ambito può aiutare a comprendere meglio il funzionamento del cervello, i disturbi causati da un particolare processo e a sviluppare trattamenti efficaci.

Negli ultimi anni, lo sviluppo della neuroimmagine ci ha permesso di comprendere meglio il cervello umano. In precedenza, gli scienziati conducevano esperimenti esclusivamente sugli animali, il che ha rallentato significativamente lo studio delle funzioni cognitive. Oggi, gli scienziati possono sottoporre una persona a test complessi (non invasivi o minimamente invasivi) per comprendere il principio di funzionamento delle attività nervose superiori, come la memoria, il linguaggio, l'attenzione, ecc.

La neuroimmagine presenta sia possibilità meravigliose che limiti e gli scienziati affermano che l'uso di queste tecnologie dovrebbe essere affrontato con grande cautela, come con tutte le tecnologie moderne.

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