È stato individuato il motivo per cui gli attacchi di cuore si verificano al mattino presto

Secondo le statistiche, un infarto si verifica solitamente al mattino presto, verso le sei e mezza. Come hanno scoperto gli scienziati, questo avviene a causa dell'orologio biologico del corpo. Il sangue umano contiene una proteina che rallenta la disgregazione dei coaguli di sangue e il picco di questo valore si verifica proprio nelle prime ore del mattino, osservano gli esperti. La ricerca è stata condotta congiuntamente da ricercatori dell'Università dell'Oregon e del Brigham and Women's Hospital.

Nel corso della loro ricerca, gli scienziati hanno studiato la concentrazione proteica nell'organismo di dodici volontari sani per due settimane. Nel loro studio, gli scienziati volevano scoprire cosa influenzasse il livello di proteine nel corpo umano: l'attività diurna o l'orologio biologico stesso. Gli specialisti erano interessati all'inibitore dell'attivatore del plasminogeno-1, una proteina che scompone i coaguli di sangue. Lo sviluppo di un ictus o di un infarto dipende direttamente dal livello di questa proteina. Come osserva l'autore del progetto di ricerca, la quantità di proteine nel sangue aumenta nelle ore mattutine, il che è associato ai ritmi circadiani umani (orologi biologici). Allo stesso tempo, il comportamento umano in questo momento della giornata o i fattori esterni non hanno importanza. Gli esperti non escludono che una persona con una maggiore probabilità di complicazioni vascolari e cardiache possa avere livelli di proteine (inibitore dell'attivatore del plasminogeno-1) non correttamente regolati. Il gruppo a rischio includeva persone con sovrappeso, diabete e malattie cardiache e vascolari.

Un infarto è indicato da un dolore toracico prolungato. Secondo le statistiche, solo il 30% delle persone ricoverate in ospedale con dolore toracico riceve una diagnosi di infarto. Se il dolore, insorto improvvisamente o con un aumento graduale, scompare entro cinque o sette minuti, non può trattarsi di infarto. In un ospedale americano, gli specialisti hanno identificato una correlazione tra la durata del dolore toracico e l'insorgenza di un infarto. I marcatori cardiologici sono certamente importanti per valutare il rischio di infarto, ma non possono fornire un risultato sicuro al 100% e contribuire alla diagnosi. È qui che la durata del dolore aiuterà a determinare con maggiore precisione il problema e a fornire assistenza tempestiva, se necessario.

In questo studio, gli scienziati hanno analizzato i dati di oltre 400 pazienti. Circa il 40% dei soggetti ha avuto un infarto e, in media, il dolore toracico è durato 2 ore. I restanti hanno sofferto di dolore per circa 40 minuti. Tra i pazienti il cui dolore toracico è durato solo per un breve periodo (circa 5-10 minuti), non sono stati diagnosticati infarti e non si sono registrati decessi.

Inoltre, anche in precedenza, gli scienziati avevano stabilito che i sintomi di un infarto differiscono significativamente tra uomini e donne. Quasi la metà delle donne non avverte il tipico dolore toracico durante un infarto, quindi si raccomanda alla metà femminile dell'umanità di prendere la propria salute più seriamente. Circa il 14% delle donne di 55 anni muore di infarto perché non ha ricevuto cure mediche tempestive.