Le allergie potrebbero presto essere curate in 15 minuti

L'allergia può essere definita la piaga del nostro tempo. Milioni di persone in tutto il mondo soffrono di questa malattia. Allergeni come peli di animali, polline, cibo, piante e persino la normale polvere domestica possono interferire con il ritmo della vita e causare molte sensazioni spiacevoli. Allo stesso tempo, i sintomi non si limitano a tosse, prurito e starnuti. Il decorso più critico di una reazione allergica è lo shock anafilattico, che può persino portare alla morte.

La difesa immunitaria risponde all'introduzione di allergeni aumentando la sintesi di immunoglobuline E: questi anticorpi sono prodotti dalle strutture cellulari della milza, dello stomaco, delle tonsille, ecc. Le molecole stimolano una serie di sostanze bioattive (ad esempio l'istamina), che provocano la comparsa dei tipici sintomi allergici: questi sono i segni più comuni, come rinite, congiuntivite, gonfiore, prurito, ecc.

I farmaci antiallergici agiscono su tali sostanze bioattive o sui recettori di tali sostanze. Pertanto, questi farmaci sono spesso chiamati antistaminici. Il loro effetto può essere definito incompleto, poiché eliminano solo i sintomi spiacevoli dell'allergia. Gli scienziati si sono chiesti: cosa succederebbe se provassimo a coinvolgere direttamente l'immunoglobulina E nel processo? Forse questo aiuterebbe a prevenire lo sviluppo del processo allergico e a far scomparire completamente i sintomi?

I ricercatori dell'Università di Giessen (Germania) hanno scoperto un meccanismo unico attraverso il quale gli anticorpi possono prevenire lo sviluppo di un processo allergico nella maggior parte dei pazienti allergici.
Dopo numerosi esperimenti, gli scienziati sono riusciti a creare anticorpi che bloccano quasi istantaneamente la funzione di tutte le immunoglobuline E che si trovano in stato attivo. La sostanza 026-sdab impedisce all'immunoglobulina E di legarsi ai singoli recettori CD23 e FceRI, bloccando completamente l'ulteriore sviluppo del processo allergico, che si esaurisce prima ancora di iniziare.

Oggi, il nuovo anticorpo è stato testato con successo in un laboratorio scientifico. Per l'esperimento, gli scienziati hanno utilizzato il sangue di un paziente affetto da una reazione allergica al polline di betulla e alle secrezioni di insetti velenosi. Di conseguenza, il nuovo agente sviluppato ha contribuito a ridurre il contenuto di immunoglobulina E nel plasma sanguigno di quasi il 70% entro 15 minuti dalla somministrazione.

Oltre alla velocità d'azione e all'efficacia, il nuovo farmaco presenta una serie di altri vantaggi:

• la produzione del farmaco non richiede grandi investimenti di capitale;
• il farmaco può essere prodotto sia come soluzione iniettabile che come compresse o aerosol per inalazione;
• Il nuovo farmaco può essere utilizzato per prevenire e curare le allergie più comuni, nonché l'asma bronchiale e, probabilmente, la dermatite da contatto.

Non è ancora stato annunciato quando gli scienziati intendono introdurre il nuovo farmaco nella pratica clinica.
I dettagli del progetto di ricerca sono presentati sulla rivista Nature Communications.

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