Le conseguenze del consumo di alimenti non salutari si ripercuotono sull'organismo anche dopo il passaggio a una "dieta sana".

Quasi tutti sanno che il normale funzionamento del sistema immunitario è direttamente correlato allo stato dell'intestino. La dieta e lo stile di vita di una persona possono alterare significativamente la microflora intestinale, causa di molti problemi di salute.

In uno studio, i ricercatori hanno valutato le condizioni di due gruppi di roditori predisposti all'aterosclerosi e al colesterolo alto.

Il primo gruppo di topi seguiva una dieta ricca di grassi e colesterolo, mentre il secondo gruppo mangiava cibi sani, principalmente verdura, frutta e cereali.

Dopo diversi mesi, gli scienziati hanno trapiantato il midollo osseo dai roditori sottoposti a una "dieta non sana" in roditori sottoposti a una "dieta sana" con un background genetico simile.

Nei mesi successivi, i topi sottoposti al trapianto di midollo osseo continuarono a seguire una "dieta sana" prima di essere sottoposti a visita specialistica.

Di conseguenza, il processo di modificazione delle molecole di DNA è cambiato nei roditori con midollo osseo trapiantato (la struttura della molecola è rimasta invariata). Inoltre, nei topi sono stati rilevati un indebolimento delle proprietà protettive dell'organismo e lo sviluppo di aterosclerosi.

Dopo un ciclo di cura per l'aterosclerosi, che ha avuto successo, abbassando i livelli di colesterolo e modificando la dieta dei roditori, le conseguenze di uno stile di vita malsano e dell'indebolimento del sistema immunitario sono rimaste.

Come hanno notato gli esperti, le cattive abitudini alterano il processo di trasferimento delle informazioni genetiche dal DNA alle proteine e ai polipeptidi attraverso l'acido ribonucleico.

Questa scoperta permetterà di sviluppare un nuovo approccio al trattamento e alla prevenzione delle malattie autoimmuni. Gli esperti intendono condurre una serie di studi per scoprire quanto dura questo effetto e quali farmaci aiuteranno a normalizzare la condizione.

Cambiare la propria dieta abituale è piuttosto difficile, soprattutto se il menù era dominato da prodotti poco salutari. Ma recentemente, gli esperti hanno dimostrato che anche le preferenze alimentari più persistenti possono essere modificate. Il nuovo studio ha coinvolto 13 volontari (uomini e donne) con problemi di sovrappeso.

Gli esperti hanno diviso i partecipanti in due gruppi: nel primo, i partecipanti hanno mangiato i loro soliti cibi, mentre nel secondo hanno seguito un programma di perdita di peso, che prevedeva una dieta a basso contenuto di carboidrati e ad alto contenuto di proteine e fibre.

Durante la dieta, i partecipanti non hanno avvertito la fame, poiché è proprio la sensazione di fame a rendere appetibile il cibo malsano. Tutti i volontari sono stati sottoposti a risonanza magnetica prima e dopo l'esperimento.

Di conseguenza, dopo sei mesi, gli specialisti hanno individuato dei cambiamenti nel cervello dei partecipanti al gruppo che seguiva una dieta a basso contenuto di carboidrati, che interessavano il centro del piacere.

Durante la scansione, ai partecipanti sono state mostrate varie foto di prodotti alimentari e gli esperti hanno notato che le persone che avevano preso parte al programma di perdita di peso mostravano una maggiore attività nel centro del piacere mentre guardavano foto di prodotti ipocalorici e che il desiderio di cibo malsano in questo gruppo si era ridotto significativamente.

Sulla base dei risultati del loro lavoro, gli scienziati hanno concluso che è del tutto possibile modificare le preferenze di gusto e apprezzare cibi ipocalorici.