Uno studio identifica i batteri legati al travaglio pretermine

I ricercatori della North Carolina State University hanno scoperto che diverse specie di Gardnerella, batteri a volte associati a vaginosi batterica (VB) e parto pretermine, possono coesistere nello stesso microbioma vaginale. I risultati, pubblicati sulla rivista mSystems, contribuiscono a una crescente comprensione dell'impatto di Gardnerella sulla salute umana.

La Gardnerella è un gruppo di batteri anaerobi comuni nel microbioma vaginale. Livelli elevati di questi batteri sono un segno distintivo della vaginosi batterica (VB) e sono associati a un aumento del rischio di parto pretermine, ma sono presenti anche in donne senza segni di malattia.

"Stavamo cercando di comprendere la diversità all'interno della Gardnerella", afferma Ben Callahan, professore associato di salute della popolazione e patobiologia presso la North Carolina State University e coautore dello studio.

"Gli scienziati hanno iniziato a studiare le singole specie di Gardnerella solo di recente, quindi non sappiamo ancora se specie diverse possano avere effetti diversi sulla salute. Il nostro obiettivo principale era studiare l'ecologia di Gardnerella."

Una sfida unica del sequenziamento del microbioma vaginale è che i campioni sono composti principalmente da DNA dell'ospite, rendendo l'estrazione dei dati microbici più costosa e laboriosa. Il primo compito del team di ricerca è stato quello di sviluppare una metodologia che consentisse l'identificazione di diverse specie di Gardnerella a partire dai dati del microbioma.

"Gli strumenti disponibili per studiare il microbioma vaginale trattano tutte le Gardnerella come un'unica specie", ha affermato Hannah Berman, ricercatrice post-dottorato presso la North Carolina State University e autrice principale dello studio. "Per svolgere questo lavoro, abbiamo dovuto creare un nostro database dei genomi di Gardnerella e sviluppare un metodo per identificare le diverse specie di Gardnerella. Speriamo che questo consenta anche a un maggior numero di ricercatori di studiare la diversità di Gardnerella."

Il team di ricerca ha esaminato i dati di sequenziamento di tre coorti: due popolazioni casuali di donne in gravidanza e una popolazione con una storia di parto pretermine. Hanno analizzato le sequenze metagenomiche di Gardnerella dai campioni per verificare se esistesse un'associazione tra specifiche specie di Gardnerella e parto pretermine.

Sebbene non abbiano trovato la "pistola fumante", hanno fatto due scoperte sorprendenti.

In primo luogo, hanno identificato una potenziale quattordicesima specie di Gardnerella tra i campioni: prima di questo lavoro, ne erano state identificate solo 13.

Hanno anche scoperto che nella maggior parte dei campioni contenenti Gardnerella, più specie di Gardnerella coesistevano nello stesso microbioma: nei singoli campioni sono state trovate da due a tutte le 14 specie di Gardnerella note.

"Di solito, se una specie di batteri colonizza un ambiente, ci aspettiamo che escluda parenti stretti che occupano la stessa nicchia ecologica e consumano le stesse risorse", afferma Callahan. "Dico spesso che con i batteri tutto è possibile, ma questo è ancora insolito. Abbiamo anche osservato che quando il carico microbico complessivo è più elevato, la Gardnerella ne costituisce una porzione maggiore.

"Continuano ad accumularsi prove che la Gardnerella sia collegata alla nascita prematura, ma i dettagli di questa relazione sono complessi. In questo lavoro, non abbiamo trovato una sola specie di Gardnerella dannosa: forse lo sono tutte. Siamo ben lontani dalla fine della storia."

I ricercatori sperano di approfondire lo studio delle problematiche relative alla coesistenza tra le specie e alla composizione del microbioma.

"Il microbioma vaginale è sottovalutato", afferma Callahan. "Ad esempio, è spesso dominato da una specie di Lactobacillus, che crea un ambiente che esclude altri batteri. Quando questo non c'è più, c'è Gardnerella. Quindi, come interagiscono questi batteri?

"Le risposte a queste domande potrebbero portare a trattamenti più efficaci per la vaginosi batterica e a metodi per prevedere e prevenire il parto pretermine. Questo lavoro rappresenta un passo importante in questo processo."