La retina artificiale può aiutare a ripristinare la vista

Gli scienziati del RIKEN Institute hanno sviluppato un metodo unico per il trattamento delle malattie degenerative oculari ereditarie, che nella maggior parte dei casi portano alla completa perdita della vista. Gli scienziati propongono di introdurre cellule retiniche artificiali che stabilizzeranno la vista e aiuteranno a prevenire la cecità. Si prevede che le cellule retiniche artificiali vengano create in laboratorio a partire da cellule staminali. È importante notare che queste cellule sono di grande interesse per i ricercatori, poiché solo le cellule staminali hanno mostrato il più alto tasso di rigenerazione tissutale o cellulare nell'ambiente in cui vengono inserite. Gli scienziati stanno considerando le cellule staminali come una soluzione per il trattamento di un'ampia varietà di malattie, e la perdita della vista non fa eccezione.

Gli specialisti hanno condotto una serie di esperimenti sulle scimmie: animali con problemi di vista sono stati trapiantati con cellule retiniche derivate da cellule staminali umane, appositamente coltivate in laboratorio. Dopo un certo periodo di tempo, i ricercatori hanno scoperto che le cellule umane avevano attecchito bene nei primati e che la vista degli animali aveva iniziato gradualmente a migliorare. Anche nelle scimmie con disfunzione retinica congenita, gli scienziati hanno notato miglioramenti significativi dopo l'inizio del trattamento.

Nel corso del lavoro è stato accertato che le connessioni sinaptiche tra le cellule retiniche naturali e artificiali non sempre si formano e i ricercatori hanno deciso di scoprire le cause del rigetto e se è possibile influenzare la formazione di queste connessioni.

Una volta che gli scienziati avranno trovato le risposte alle loro domande, sarà possibile parlare dell'introduzione di nuove tecnologie nella pratica chirurgica oftalmologica.

Secondo gli esperti giapponesi, una nuova tecnologia per il trattamento delle malattie degenerative degli occhi potrebbe aiutare le persone affette da patologie ereditarie che spesso portano alla perdita completa della vista. Una volta che gli scienziati avranno studiato a fondo il principio del nuovo trattamento, milioni di persone ipovedenti (o che l'hanno persa completamente) avranno la possibilità di guarire.

Un altro gruppo di scienziati di un'università australiana ha proposto di ripristinare la vista utilizzando un sistema visivo appositamente sviluppato che trasmette segnali direttamente al cervello.

Gli sviluppatori australiani hanno spiegato il principio del cosiddetto occhio bionico: piccole placche vengono impiantate in varie parti del cervello, che elaborano i segnali ricevuti da una telecamera esterna integrata in occhiali speciali. Il segnale della telecamera viene inviato alle placche all'interno del cervello, dove viene creata un'immagine approssimativa; gli esperti osservano che le persone con un sistema visivo artificiale saranno in grado di vedere quasi altrettanto bene delle persone con una vista normale. È importante notare che le persone con una vista sana riproducono un'immagine di 1,5 milioni di pixel, mentre il nuovo sistema visivo è in grado di trasmetterne solo 500.

Il sistema degli specialisti australiani è attualmente ancora in fase di sviluppo, ma gli scienziati hanno già iniziato a cercare volontari per partecipare alle sperimentazioni cliniche.

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