La microflora intestinale di un donatore può innescare disturbi metabolici

Dopo che gli scienziati hanno dimostrato che il trapianto di materia fecale di un donatore nel tratto gastrointestinale di un paziente con gravi disturbi intestinali, quando la terapia antibatterica era inefficace o non aiutava affatto, è un buon metodo di trattamento e non causa effetti collaterali, questa procedura è diventata piuttosto popolare.

Di recente, questo metodo di trattamento è stato raccomandato a un numero sempre maggiore di persone. Tuttavia, uno degli ultimi casi di trasferimento di materiale fecale contenente batteri benefici a una donna con diagnosi di infezione batterica ricorrente ha dimostrato che la scelta del donatore dovrebbe essere affrontata con maggiore responsabilità.

Il fatto è che il donatore che ha fornito la sua microflora benefica aveva problemi di sovrappeso. Dopo la procedura, la composizione batterica intestinale della donna è tornata alla normalità, ma tre anni dopo il trattamento, gli specialisti le hanno diagnosticato l'obesità.

Il trapianto di flora intestinale normale da un donatore viene solitamente eseguito per trattare infezioni causate da batteri Clostridium difficile. Questi batteri anaerobi Gram-positivi sono i principali agenti causali di gravi malattie infettive del retto, che spesso si sviluppano in seguito alla distruzione della microflora normale dovuta a trattamenti antibiotici. Quando si trapianta materiale fecale da un donatore, il tratto gastrointestinale del ricevente si arricchisce di microflora benefica, consentendo l'eliminazione pressoché completa dell'infezione.

Gli esperti hanno dimostrato più volte che i batteri del tratto gastrointestinale svolgono un ruolo importante nel processo metabolico.

Vale la pena notare che prima del trapianto di feci del donatore la donna non aveva problemi di sovrappeso, ma circa un anno e mezzo dopo la procedura ha iniziato ad avere evidenti problemi di peso.

Una dieta specifica e l'esercizio fisico non hanno prodotto risultati e, tre anni dopo aver eliminato con successo l'infezione batterica, alla donna è stata diagnosticata l'obesità. Allo stesso tempo, i medici non possono fare nulla di utile, affermano che sono necessari ulteriori studi per comprendere la causa del disturbo metabolico. Forse c'era qualcosa nella sostanza trapiantata che ha influenzato i processi metabolici della donna, o la microflora benefica del donatore ha causato disturbi metabolici.

Come hanno dimostrato gli esperimenti sui roditori, il trapianto di materia fecale di un donatore contenente microflora benefica da topi obesi a individui senza problemi di peso ha portato allo sviluppo di obesità nei roditori riceventi.

Ma gli esperti ammettono che l'aumento di peso potrebbe essere avvenuto in concomitanza con l'uso attivo di antibiotici, assunti per curare le infezioni batteriche; non si esclude nemmeno l'influenza di altri fattori.

La procedura di trapianto fecale con batteri benefici sta guadagnando popolarità negli Stati Uniti, dove nel 2014 è stata aperta la prima banca al mondo di campioni fecali utilizzabili per curare malattie causate dal batterio Clostridium difficile.

Attualmente si sta lavorando in questa direzione e gli esperti sono convinti che il trapianto fecale aiuterà a far fronte a malattie come l'obesità, il morbo di Parkinson e l'artrite reumatoide.

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