La pillola contraccettiva aumenta il rischio di cancro alla prostata negli uomini

Gli scienziati dell'Università di Toronto (Canada) hanno scoperto un legame tra l'uso di contraccettivi orali (pillola anticoncezionale) da parte delle donne e l'aumento dell'incidenza del cancro alla prostata tra gli uomini.

I ricercatori stanno testando l'ipotesi che i sottoprodotti della pillola anticoncezionale vengano rilasciati nell'ambiente, come le riserve idriche, portando a una maggiore esposizione a bassi livelli di estrogeni negli uomini.

Diversi studi hanno già suggerito che l'esposizione agli estrogeni possa aumentare il rischio di cancro alla prostata. Margel e Fleshner si sono spinti oltre: cosa sarebbe successo se l'uso diffuso di contraccettivi orali negli ultimi 40 anni avesse portato a un aumento degli estrogeni nell'ambiente, aumentando significativamente il rischio di cancro alla prostata?

Nel loro studio ecologico, hanno analizzato i dati globali dell'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) del 2007 e del Rapporto delle Nazioni Unite sull'uso dei contraccettivi del 2007 per correlare le statistiche sull'incidenza del cancro alla prostata con i tassi di utilizzo dei contraccettivi.

Hanno analizzato i dati provenienti da diversi continenti e paesi e hanno confrontato i risultati sulla prevalenza dell'uso di contraccettivi orali con altre forme di contraccezione, come dispositivi intrauterini, preservativi o barriere vaginali.

I risultati hanno mostrato che:

• In alcuni Paesi l'uso di contraccettivi orali è significativamente associato all'incidenza e alla mortalità del cancro alla prostata.
• Anche l'uso di contraccettivi orali è stato collegato a un aumento dei casi di cancro alla prostata in Europa.
• Non è stata rilevata alcuna correlazione tra l'uso di altre forme di contraccezione e l'incidenza o la mortalità per cancro alla prostata.
• Ulteriori analisi hanno dimostrato che l'uso di contraccettivi orali non dipende dal livello di sviluppo del Paese.

Sebbene gli autori sottolineino che lo studio non dimostra una relazione diretta di causa ed effetto, tali risultati suggeriscono la necessità di ulteriori ricerche sul problema dell'uso di contraccettivi orali e sulla crescente incidenza del cancro alla prostata tra gli uomini.

Tra le ragioni di questo fenomeno, gli scienziati trovano una spiegazione nel fatto che i moderni contraccettivi orali contengono spesso alte dosi di etinilestradiolo (un estrogeno artificiale biologicamente attivo), che viene escreto immodificato nelle urine, il che può portarlo a entrare nell'acqua potabile o nella catena alimentare. Sebbene la quantità di estrogeni escreta da una singola donna sia minima, quando milioni di donne lo fanno per un lungo periodo di tempo, ciò può portare a un livello di inquinamento ambientale sufficiente ad aumentare il rischio di cancro alla prostata.

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