L'OMS propone l'uso di test di autodiagnosi dell'HIV

In occasione della Giornata mondiale contro l'AIDS, l'OMS ha pubblicato nuove linee guida per l'autotest dell'HIV.

Gli esperti sottolineano che oggi i metodi diagnostici per l'HIV non sono perfetti, motivo per cui alcune persone sieropositive non ricevono farmaci antiretrovirali, poiché non conoscono il proprio stato o non possono, per qualche motivo, contattare un istituto specializzato per la diagnosi. Gli esperti sottolineano che la maggior parte delle persone non sa nemmeno di essere infettata dall'HIV, molte sono ad alto rischio di infezione e si nota anche che alcune persone trovano difficile contattare servizi specializzati per verificare il proprio stato di sieropositività.

Margaret Chan, Direttore Generale dell'OMS, ha affermato che molte persone infette da HIV non solo non possono ricevere cure adeguate, ma rappresentano anche un pericolo per gli altri, e che l'autodiagnosi dell'HIV aiuterà molti a scoprire il proprio stato di sieropositività. Il nuovo test può essere eseguito a casa e richiede un campione di saliva o di sangue da un dito, e in 15-20 minuti è possibile ottenere i risultati. In caso di risultato positivo, si raccomanda di contattare immediatamente un centro medico per confermare la diagnosi.

A tali pazienti verranno forniti consigli sulla malattia e sul suo trattamento e verranno inoltre indirizzati a istituzioni specializzate nella prevenzione e nel trattamento dei pazienti affetti da HIV.

Secondo gli esperti dell'OMS, l'autodiagnosi dell'HIV consentirà di sottoporre a test un numero maggiore di cittadini e di ampliare i diritti e le opportunità di alcune categorie di cittadini, consentendo una diagnosi precoce dell'HIV. Il nuovo test è particolarmente importante per le persone che, per qualsiasi motivo, non possono rivolgersi ai servizi competenti.

Negli ultimi 10 anni, il numero di persone consapevoli del proprio stato di sieropositività è aumentato di quasi il 50% a livello globale e circa il 90% dei pazienti riceve i farmaci di cui ha bisogno.

A livello globale, diverse categorie della popolazione hanno difficoltà ad accedere alla diagnosi dell'HIV, gli uomini cercano aiuto meno spesso delle donne e l'HIV viene diagnosticato più spesso per caso. Tra le donne, si osservano alti tassi di infezione nei paesi dell'Africa meridionale e orientale. Alti tassi di infezione da HIV si osservano anche tra prostitute, omosessuali, persone transgender, tossicodipendenti e detenuti: queste categorie di cittadini rappresentano circa il 50% dei casi.

Anche i partner delle persone infette da HIV corrono un rischio elevato: fino al 70% di loro è infetto ma non lo sa.

Le nuove linee guida includono anche suggerimenti per aiutare le persone con HIV ad aprirsi con i propri partner e a sottoporsi al test. Un autotest HIV permetterà alle persone di conoscere il proprio stato sierologico e di adottare tempestivamente le misure appropriate.

Un nuovo test ha quasi raddoppiato il tasso di rilevamento dell'HIV tra gli omosessuali e una ricerca in Kenya ha dimostrato che i metodi diagnostici standard sono efficaci la metà del nuovo autotest per l'HIV.

Attualmente, 23 paesi hanno sostenuto l'idea di introdurre l'autotest per l'HIV e diversi paesi stanno sviluppando politiche per ridurre la diffusione dell'HIV; tuttavia, in questi paesi l'autotest per l'HIV è ancora limitato.

L'OMS ha proposto di distribuire gratuitamente i test autodiagnostici per l'HIV o di renderne il prezzo il più accessibile possibile a tutte le fasce della popolazione.

L'OMS sta attualmente supportando tre paesi in Sudafrica nell'introduzione dell'uso dell'autotest per l'HIV nell'ambito del progetto STAR.