Una sola iniezione allevia il dolore dopo la chemioterapia

Gli scienziati sono riusciti a eliminare il dolore dopo la chemioterapia utilizzando una proteina naturale in grado di influenzare la risposta cellulare infiammatoria.

Questi sono i risultati a cui sono giunti i ricercatori dopo aver provato a utilizzare la proteina legante l'apolipoproteina A1 nei roditori che soffrivano di dolore dovuto alla chemioterapia per tumori cancerosi.

Secondo gli autori, il nuovo farmaco dovrebbe essere utilizzato nella pratica clinica in sostituzione degli oppioidi, che hanno numerosi effetti collaterali e possono persino causare dipendenza. Una sola iniezione epidurale della sostanza proteica può alleviare il dolore fino a 8 settimane, senza effetti collaterali significativi.

La differenza tra il nuovo farmaco e gli analgesici convenzionali è che si lega ai recettori TLR4 presenti sulle strutture cellulari. Disattivando tali recettori, la proteina inibisce lo sviluppo di una reazione infiammatoria e la morte cellulare, bloccando contemporaneamente la percezione del dolore.

"È interessante notare che il nuovo metodo di soppressione dei recettori con una sostanza proteica trasforma anche i meccanismi che elaborano il segnale del dolore", ha spiegato uno degli autori del progetto, l'anestesista Dr. Tony Yaksh.

Secondo il professore, la maggior parte degli antidolorifici utilizzati nella pratica clinica, compresi gli oppioidi, agisce inibendo la sensibilità al dolore. Allo stesso tempo, la vera fonte del dolore non viene influenzata. Il nuovo farmaco blocca inizialmente la causa principale delle sensazioni dolorose e non causa effetti collaterali.

"L'uso e la dipendenza da oppioidi rappresentano un problema urgente negli Stati Uniti. Questo nuovo farmaco proteico potrebbe rappresentare una valida soluzione a questo problema", assicura il medico.

Il dolore è un sintomo comune durante il trattamento oncologico. Influisce negativamente sulla qualità della vita e peggiora la salute mentale. E gli effetti tossici concomitanti della chemioterapia aggravano ulteriormente il problema: la sensibilità al dolore è così acuta che il paziente letteralmente non può essere toccato.

I pazienti che sono riusciti a sopravvivere all'oncologia spesso convivono con dolore e complicazioni costanti. Secondo le statistiche, negli Stati Uniti quasi il 40% di questi pazienti soffre di dolore costante. Devono iniettarsi regolarmente morfina, circa 100 mg al giorno. Questa quantità equivale a 36 g di sostanza stupefacente all'anno.

Una singola iniezione di proteine interrompe una serie di reazioni infiammatorie sequenziali all'interno del corpo, determinando un sollievo dal dolore per un periodo di tempo piuttosto lungo.

"L'introduzione del farmaco elimina completamente i cambiamenti neurali causati dalla chemioterapia. Allo stesso tempo, la funzione motoria non viene compromessa", affermano gli scienziati.

Forse gli specialisti sperimenteranno altri metodi per introdurre proteine nell'organismo. Tuttavia, la maggior parte dei pazienti accetterà sicuramente di sottoporsi a un'iniezione nella colonna vertebrale per alleviare il dolore costante e l'ipersensibilità per diversi mesi.

I dettagli sono presentati nella pubblicazione Cell Reports dai rappresentanti dell'Università della California di San Diego.

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