È stato rivelato un effetto poco conosciuto dei farmaci sugli esseri umani

A quanto pare, molti farmaci comuni possono influenzare i tratti della personalità di una persona. Dopo aver completato un ciclo di trattamento, il paziente può diventare nervoso, arrabbiato e persino incline al gioco d'azzardo.

I farmaci "interferiscono" con l'attività cerebrale in un modo o nell'altro. Ad esempio, il comune paracetamolo, i farmaci contro l'asma e il colesterolo alto possono aumentare l'aggressività e aggravare le nevrosi. In alcune persone, tali effetti collaterali sono quasi inesistenti, mentre in altre possono assumere un carattere marcato.

Il Dott. Mishkovsky, rappresentante dell'Università dell'Ohio, ha sottolineato gli effetti negativi dell'assunzione di paracetamolo, in particolare una diminuzione dell'attività di alcune aree cerebrali. Una delle aree colpite è responsabile della sfera emotiva ed empatica. È interessante notare che il paracetamolo allevia efficacemente il dolore "psicogeno", ma allo stesso tempo priva il paziente di compassione e riduce la capacità di essere felice per gli altri.

I farmaci antiasmatici, come sostengono gli scienziati, causano il disturbo da deficit di attenzione e iperattività. Allo stesso tempo, il rischio di sviluppare il problema è presente in circa un paziente su due che assume questi farmaci. Il meccanismo con cui si manifesta il disturbo rimane un mistero per gli specialisti.

Gli antidepressivi aiutano a proteggere molte persone dalla depressione e dal suicidio. Tuttavia, possono anche alterare negativamente la personalità di una persona. Pertanto, è stato dimostrato sperimentalmente che l'antidepressivo Paroxetina influenza il grado di nevroticismo: dopo il trattamento con il farmaco, l'instabilità emotiva e l'ansia aumentano, e si sviluppa una bassa autostima.

Il professor Golomb, rappresentante dell'Università della California, ha studiato l'impatto delle statine, farmaci utilizzati per trattare il colesterolo alto. L'uso prolungato di questi farmaci era spesso accompagnato dalla comparsa di attacchi incontrollabili di rabbia e aggressività. Tuttavia, questi sintomi sono scomparsi quasi immediatamente dopo la fine del ciclo di trattamento.

Purtroppo, molti pazienti non prestano attenzione ai cambiamenti che avvengono in loro stessi e, a maggior ragione, non tengono conto della correlazione tra tali cambiamenti e l'assunzione di farmaci. Il Dott. Golomb ha fatto l'esempio del suo paziente, che ha interrotto più volte il trattamento con statine e poi lo ha ripreso, finché non si è reso conto che i cambiamenti negativi erano dovuti al trattamento. È vero, a volte questa comprensione avviene tardivamente: le persone perdono familiari, amici, ecc.

Gli scienziati sottolineano la necessità di ulteriori esperimenti. Questo problema deve essere studiato a fondo, poiché gli effetti di molti farmaci sono molteplici e imprevedibili e spesso rappresentano un mistero complesso e irrisolto. È inoltre impossibile rifiutare tali farmaci, poiché nella stragrande maggioranza dei casi migliorano la qualità della vita dei pazienti e spesso ne prevengono la morte.

I dettagli del problema sono descritti sul sito web della BBC