Il clima caldo è il momento migliore per concepire

Durante le stagioni calde e soleggiate, la quantità di ormoni nel corpo di una donna aumenta per aiutarla a concepire un bambino.

La probabilità che la donna sia pronta per una gravidanza è valutata da fattori ormonali. Gli ovuli immaturi nelle ovaie maturano gradualmente e sono pronti per la fecondazione. Questo processo periodico non è altro che il ben noto ciclo mensile, con ripetuti cambiamenti ormonali.

L'ormone antimulleriano è un indicatore preciso della riserva ovarica. È prodotto dai follicoli ovarici e dimostra la capacità riproduttiva del corpo femminile. Inoltre, questo ormone "seleziona" tra gli ovociti immaturi quello necessario, in grado di superare tutte le fasi della maturazione.

Un'adeguata funzionalità dell'apparato riproduttivo è associata alla regolare maturazione di un singolo ovulo, controllata con precisione dall'ormone antimulleriano. Pertanto, rappresenta una sorta di indicatore della qualità del lavoro ovarico. I suoi valori possono essere utilizzati per prevedere quando una donna entrerà in menopausa.

L'ormone antimulleriano non esiste da solo. Il suo funzionamento è strettamente correlato ad altri meccanismi ormonali, così come all'alimentazione, ai processi metabolici, ecc. Ad esempio, fattori noti dell'equilibrio ormonale sono quantità sufficienti di vitamina D, prodotte sotto l'influenza dei raggi ultravioletti.

Rappresentanti dell'Università di Tel Aviv e del Centro Medico Haim Sheba hanno studiato la relazione tra la quantità di ormone antimulleriano e l'esposizione alla luce solare. Gli specialisti hanno analizzato i risultati di oltre 2.000 donne di età compresa tra 19 e 40 anni. Tutte queste donne si sono sottoposte periodicamente a test per valutare le loro possibilità di gravidanza.

Gli scienziati hanno notato che l'indice ormonale era più alto in primavera e in estate, quando il sole è più attivo. Tuttavia, c'è una sfumatura: se c'era troppa luce solare, l'indice dell'ormone antimulleriano diminuiva.

È interessante notare che un fenomeno del genere è caratteristico solo delle donne tra i 30 e i 40 anni. Nessuna correlazione è stata riscontrata nelle donne tra i 20 e i 25 anni. Probabilmente, in età avanzata, l'apparato ormonale richiede un'influenza più attiva di fattori esterni che potrebbero facilitarne il funzionamento.

A proposito, gli scienziati hanno studiato solo l'indicatore ormonale in determinate situazioni. Fattori come il numero di gravidanze e di nascite non sono stati presi in considerazione. Tuttavia, i risultati dello studio offrono un quadro più ampio della funzionalità dell'apparato riproduttivo e dell'influenza di fattori aggiuntivi sul suo funzionamento. Sarebbe interessante anche osservare processi simili nelle donne che vivono in regioni con costante carenza di luce solare.

I dettagli dello studio sono pubblicati su sciencedirect