Dolore alle costole

Il dolore nella zona delle costole può essere il segnale di molte patologie. Il termine "dolore nella zona" delle costole o "dolore alle costole" si riferisce a un fastidio localizzato direttamente nel tessuto delle ossa arcuate pari, ovvero nelle pareti del torace.

Il tessuto osseo o cartilagineo delle costole, la fascia e i muscoli che circondano le costole e le terminazioni nervose intercostali possono essere dolenti. La natura del dolore è simile a quella cardiaca: tirante, sordo o acuto, lancinante, quindi solo un medico, il più delle volte uno specialista specifico – un traumatologo, un ortopedico, un chirurgo toracico, un neurologo – dovrebbe distinguere i sintomi e formulare una diagnosi.

Le cause che possono provocare dolore nella zona delle costole sono le seguenti:

• Traumi, fratture di una o più costole.
• Tumori maligni delle costole.
• Osteoporosi.
• Sindrome di Tietze.
• Osteocondrosi.
• Patologie dei muscoli e dei nervi intercostali.
• Ernia del disco della colonna toracica.
• Nevralgia intercostale.
• Fibromialgia.
• Infiammazione patologica della pleura.
• Pleurite (acuta, secca).
• Neoplasie pleuriche.
• Dolore psico-emotivo.
• Dolore associato alla gravidanza.

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Descrizione delle malattie che causano dolore nella zona delle costole

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Lesioni, fratture e contusioni

Lesioni e fratture che possono essere il risultato di un forte colpo o di una caduta. La natura del dolore dipende dalla gravità della lesione e dal tipo di danno.

Un livido provoca un dolore acuto ma non intenso nella zona in cui il tessuto muscolare che circonda le costole è danneggiato. I sintomi più comuni sono gonfiore nel sito dell'impatto e un ematoma dolente al tatto. Il dolore si attenua leggermente e diventa sordo e dolente. L'aspetto della lesione non consente di distinguere un livido da una frattura, quindi è necessaria una radiografia.

Il dolore nella zona delle costole può essere conseguenza di una frattura di una o più costole. Si tratta di una lesione più grave, che si manifesta con dolore durante l'inspirazione, i cambi di posizione e i movimenti. Una frattura è caratterizzata da un dolore acuto che si diffonde a tutto il torace e che persiste a lungo, anche dopo la guarigione del tessuto osseo.

Le fratture si dividono in tre gruppi: incrinature, fratture sottoperiostee, fratture complete e complesse e fratture comminute. Il dolore nella zona costale con incrinatura è la lesione più lieve in questo gruppo di fratture, poiché la costola mantiene la sua integrità e guarisce abbastanza rapidamente. Anche una frattura sottoperiostea, in cui la costola è lesionata ma il periostio rimane intatto, guarisce abbastanza rapidamente. Una frattura completa è pericolosa a causa dei suoi frammenti, che possono compromettere l'integrità della struttura polmonare, e anche una frattura complessa, in cui più archi costali sono lesionati contemporaneamente, è considerata una lesione grave. Oltre al fatto che le fratture sono accompagnate da sensazioni dolorose, possono provocare la tipica tosse con sangue, aritmie respiratorie e cardiache e persino shock. Qualsiasi frattura, da un'incrinatura a una lesione comminuta, è considerata un caso complesso che richiede non solo una visita medica, ma anche un trattamento piuttosto lungo.

La sindrome di Tietze è una malattia di eziologia poco chiara, che sviluppa un'infiammazione patologica del tessuto cartilagineo. Il dolore nella zona delle costole, associato alla sindrome di Tietze, è molto acuto, intenso e spesso si localizza dietro lo sterno, ricordando i sintomi cardiaci. Molto spesso, il dolore associato all'infiammazione del tessuto cartilagineo delle costole viene confuso con l'angina, soprattutto se il paziente cerca di autodiagnosticarsi e iniziare il trattamento. In effetti, il sintomo del dolore che si irradia dietro lo sterno, sotto la scapola, al braccio o al collo, con aumento di intensità, è simile a un attacco di angina, ma i farmaci cardiaci non sono in grado di alleviarlo. Un segno differenziale che aiuta a distinguere visivamente la sindrome di Tietze è un leggero gonfiore, un gonfiore nella sede dell'infiammazione; inoltre, il dolore nella zona delle costole può intensificarsi premendo sull'osso, il che non è affatto tipico dell'angina. La sindrome viene diagnosticata mediante esame obiettivo, esami ortopedici, palpazione e radiografia.

Processo oncologico del tessuto osseo

I tumori maligni che possono causare dolore nella zona delle costole sono gli osteosarcomi, che colpiscono persone di qualsiasi età. I sintomi del processo maligno si manifestano con dolori costanti e fastidiosi che peggiorano di notte quando la persona assume una posizione supina. A volte il tumore si sviluppa in modo asintomatico e inizia a manifestarsi dopo una contusione dello sterno, che provoca la crescita di una formazione patologica. Se la contusione non viene confermata radiograficamente, viene trattata come una semplice ferita domestica, spesso con riscaldamento, che aggrava il processo oncologico. Un tumore di grandi dimensioni può essere notato durante un esame visivo: si nota un gonfiore nella sede della sua localizzazione. Il metodo principale per confermare o escludere un tumore alle costole è una biopsia.

Osteoporosi

L'osteoporosi, più comune nelle donne, può anche essere la causa di dolore nella zona delle costole. Questa malattia è associata a un livello patologicamente basso di calcio nel tessuto osseo e alla sua distruzione. Le cause dell'osteoporosi sono varie, ma sono spesso spiegate da cambiamenti fisiologici legati all'età: endocrini (menopausa) e metabolici (alterato assorbimento di calcio e vitamina D). L'osteoporosi si sviluppa in modo asintomatico, quindi una persona non avverte il minimo sintomo di questo processo distruttivo. Il dolore nella zona delle costole con osteoporosi indica un cambiamento significativo nella struttura del tessuto osseo, piccole crepe e irritazione del periostio che preserva l'osso. È il periostio a segnalare un problema di dolore, poiché contiene un gran numero di recettori nervosi del dolore. Un dolore intenso e acuto con osteoporosi può indicare una frattura patologica, provocata da un carico normale per una persona sana. Il tessuto osseo è così fragile che può essere distrutto da una banale inclinazione o da una brusca rotazione del corpo. Contemporaneamente alla distruzione delle costole, l'integrità della colonna vertebrale e del sistema scheletrico nel suo complesso viene compromessa. L'osteoporosi viene diagnosticata tramite una serie di esami standard, che includono radiografie ed esami del sangue di laboratorio.

Osteocondrosi

L'osteocondrosi è un processo infiammatorio degenerativo sistemico che si sviluppa nei dischi intervertebrali. Quando i fasci nervosi vengono compressi, compare dolore, che è più spesso localizzato alla schiena. Tuttavia, una malattia avanzata, soprattutto se la deformazione delle vertebre si verifica nella colonna toracica, può causare dolore nella zona delle costole. I sintomi sono dolori cronici e lancinanti, accompagnati da una sensazione di "picco al petto". Il dolore cambia di intensità a seconda della postura, dell'attività fisica e delle condizioni termiche (correnti d'aria, ipotermia). L'osteocondrosi è caratterizzata da una sensazione di intorpidimento degli arti e debolezza muscolare. Spesso, il dolore nella zona delle costole a sinistra viene confuso con un dolore cardiaco. La malattia viene diagnosticata da un neurologo, che prescrive anche una serie di misure terapeutiche che possono durare a lungo.

Ernia

I dischi intervertebrali della colonna toracica non sono considerati vulnerabili; il più delle volte l'ernia si sviluppa nella regione lombare. Tuttavia, il dolore nella zona delle costole a volte indica un'ernia, che è una complicanza patologica di alterazioni degenerative nelle vertebre toraciche. Il dolore si sviluppa gradualmente, si intensifica e diventa insopportabile fino alla perdita di coscienza. Il sintomo doloroso si irradia spesso al collo o al braccio. La diagnosi di ernia viene confermata o esclusa mediante radiografia o tomografia computerizzata, che è un metodo di esame più accurato e specifico. L'ernia della colonna toracica viene trattata in modo conservativo.

Nevralgia intercostale

È una causa comune di dolore nella zona delle costole.

Negli spazi tra le costole è presente una notevole quantità di tessuto muscolare e nervoso, la cui struttura include recettori del dolore. Qualsiasi irritazione o compressione dei fasci nervosi provoca un sintomo doloroso di intensità variabile. Le cause della nevralgia intercostale sono così diverse che richiedono una descrizione dettagliata a parte. La natura del dolore neurologico nella zona delle costole è piuttosto tipica: si manifesta in modo acuto, con una sensazione di "lacerazione", di fitta. Il dolore può colpire una persona in qualsiasi momento della giornata e aumenta significativamente con un cambio di posizione, un movimento, un piegamento, una rotazione del corpo e persino con l'inspirazione, la tosse o gli starnuti. La nevralgia intercostale è inoltre caratterizzata dalla presenza di due punti: al centro del torace e nella colonna vertebrale. Il dolore può essere causato dalla compressione dei muscoli intercostali con deformazione delle costole, stiramento muscolare o eccessivo sforzo fisico. Il dolore nella zona delle costole causato dalla nevralgia spesso scompare da solo e non richiede un trattamento specifico serio, se non il riposo, un semplice massaggio o il riscaldamento. Nei casi più gravi, quando il dolore nella zona delle costole non scompare per molto tempo, è opportuno rivolgersi a un neurologo, che stabilirà la diagnosi e prescriverà farmaci, eventualmente massaggi e un ciclo di esercizi terapeutici.

Fibromialgia

Una malattia che è recentemente diventata più comune, sebbene in precedenza la fibromialgia non fosse un'unità nosologica separata nei manuali di riferimento per la classificazione. Secondo le statistiche, una persona su 25 soffre di una forma o dell'altra di fibromialgia. L'eziologia della sindrome polifattoriale non è ancora stata chiarita, ma i sintomi sono stati studiati e descritti in modo sufficientemente dettagliato. Uno dei segni tipici della fibromialgia è il dolore alle costole, soprattutto quando il tessuto muscolare della regione toracica è soggetto a degenerazione fibrosa. Lo stress e il trauma psicoemotivo provocano una forma dolorosa acuta del decorso latente della malattia. La fibromialgia è una lesione simultanea di molti gruppi muscolari, compresi i muscoli intercostali. Il dolore alle costole nella fibromialgia è caratterizzato da bilateralità, sensibilità alle condizioni meteorologiche. Il paziente avverte una sensazione di rigidità nella zona toracica, mal di testa periodici, disturbi dell'addormentamento e, in generale, sonno, compromissione della coordinazione e riduzione significativa della qualità della vita. La diagnosi di fibromialgia è sempre difficile, poiché i sintomi sono estremamente estesi e aspecifici. Il dolore nella zona delle costole non è il sintomo principale, ma vale la pena prestare attenzione se è costante e interessa il torace. Il dolore intercostale fibromialgico viene diagnosticato per esclusione, quindi viene eseguito un esame completo; inoltre, esiste una tabella diagnostica approvata con i parametri della malattia. Anche il trattamento della fibromialgia è vario, dipendendo dalle caratteristiche individuali del corpo del paziente e dalla natura del dolore alle costole. A volte è sufficiente alleviare il sintomo doloroso e prescrivere un ciclo di fisioterapia, ma a volte la terapia può richiedere più tempo.

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Malattie della pleura

Anche le malattie pleuriche possono essere un fattore che provoca dolore nella zona delle costole. La pleura ricopre i polmoni con un sottile strato esterno di tessuto connettivo e l'intero sterno dall'interno. La pleura contiene un numero enorme di recettori del dolore, la cui minima irritazione provoca un dolore piuttosto intenso. La pleurite secca è particolarmente dolorosa nella sua forma acuta. I sintomi della pleurite secca sono i seguenti:

• Dolore monolaterale nella zona delle costole.
• Cambiamenti nell'intensità del dolore durante la respirazione profonda, gli starnuti e la tosse, le improvvise rotazioni del corpo e durante la defecazione.
• Temperatura corporea subfebbrile, con sbalzi fino a 38-39 gradi.
• Stato febbrile transitorio la sera.
• Sudorazione eccessiva.
• Tosse secca, frequente e improduttiva.
• Preferenza per la posizione laterale quando si è in posizione orizzontale.
• Respirazione rapida e superficiale.
• Dispnea.

La pleurite secca deve essere diagnosticata da un terapista e successivamente da uno pneumologo, mediante un esame completo, il cui metodo decisivo sarà la radiografia. Il trattamento prevede la prescrizione di antibiotici, anestetici e farmaci antinfiammatori.

Il processo tumorale nella pleura può essere accompagnato anche da dolore nella zona delle costole.

Il processo oncologico pleurico, fortunatamente, è piuttosto raro, tuttavia anche quei pochi casi meritano di essere descritti. Il dolore nei tumori pleurici è costante, sordo, di lunga durata, ma non acuto, sopportabile. La localizzazione del dolore dipende dalla sede di sviluppo del tumore: se la formazione raggiunge grandi dimensioni, compaiono dispnea e cianosi cutanea. Un tumore che causa dolore nella zona delle costole può essere benigno o maligno, come determinato dalla biopsia.

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Dolore psico-emotivo nella zona delle costole

Possono essere diffusi e riguardare non solo il dolore alle costole, ma anche mal di testa e disturbi digestivi. Nevrosi, depressione prolungata, nevrastenia e ipocondriache sono accompagnate da spasmi muscolari e può svilupparsi dolore nella zona delle costole. L'ansia, in linea di principio, mobilita molte risorse del corpo umano, ma uno stato di ansia prolungato, una tensione costante, inizia ad agire su organi e sistemi in modo patologico e distruttivo. Le lesioni funzionali o organiche del fattore psicoemotivo che causa il dolore alle costole non vengono rilevate, ma è necessario un trattamento.

La strategia terapeutica dovrebbe essere elaborata da un neurologo o da uno psichiatra.

Dolore nella zona delle costole durante la gravidanza

Questi sono sintomi tipici del terzo trimestre, soprattutto se la donna aveva un fisico astenico prima della gravidanza. Non ci sono patologie a carico di organi e apparati della futura mamma che presentano tali dolori; di solito, il sintomo doloroso è causato dalle seguenti cause:

• Un aumento significativo delle dimensioni dell'utero, che si sposta verso l'alto e preme sulle costole inferiori.
• Attività intrauterina del bambino che si muove troppo intensamente.
• Posizione del feto capovolta, quando il bambino poggia contro la cavità superiore dell'utero e le costole.

I sintomi non sono minacciosi, ma se il dolore è costante e fastidioso, la donna dovrebbe comunque consultare un medico e sottoporsi a ulteriori accertamenti. Di solito, le raccomandazioni relative al dolore alle costole non sono difficili da seguire:

• Una donna incinta dovrebbe tenere a mente la postura corretta e cercare di tenere la schiena dritta e le spalle dritte.
• Gli abiti non devono essere stretti né limitare i movimenti né limitare il corpo nel suo complesso, soprattutto nella zona del torace.
• Puoi provare ad alleviare il dolore nella zona delle costole sollevando le braccia mentre inspiri profondamente. Abbassa le braccia mentre espiri.
• Se il bambino è eccessivamente attivo durante la gravidanza, la donna deve assumere una posizione orizzontale e sdraiarsi su un fianco.

Il dolore nella zona delle costole è un sintomo aspecifico che può indicare diverse patologie interne e disturbi funzionali. Se il dolore persiste per più di un giorno, è consigliabile consultare un medico, anche se il dolore è tollerabile.