Massaggio segmentale riflesso per l'osteocondrosi della colonna vertebrale

Iniziare sempre lavorando sulle zone paravertebrali, massaggiando prima le zone caudali e solo successivamente eliminando le alterazioni in quelle craniali. Dopo aver lavorato sulle radici segmentali, massaggiare le zone situate dalla periferia alla colonna vertebrale, gli arti, dalle sezioni distali a quelle prossimali.

La procedura inizia con un massaggio dei muscoli della schiena e vengono eseguite in sequenza le seguenti tecniche:

• spostamenti;
• tensione;
• massaggio attorno alla scapola;
• massaggio dei muscoli sovraspinato e infraspinato;
• vibrazione dei muscoli della schiena.

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Massaggio intorno alla scapola

La posizione iniziale del paziente è seduta o sdraiata. La mano sinistra del massaggiatore viene posizionata sulla spalla destra del paziente. La mano destra viene portata sotto l'angolo della scapola, mentre le dita II-IV della mano afferrano una porzione del muscolo gran dorsale (nel punto di inserzione) e viene eseguito un movimento di massaggio con un leggero spostamento e tensione della pelle in direzione laterale (lungo il bordo laterale della scapola fino al suo angolo inferiore). Quindi, con il pollice e l'indice, afferrare l'angolo inferiore della scapola, sollevare vigorosamente l'angolo della scapola e massaggiare l'angolo inferiore della scapola. Si consiglia di sollevare l'angolo della scapola con la mano sinistra. Con il pollice della mano destra, eseguire lo sfregamento finale lungo il bordo mediale della scapola fino all'altezza della spalla, quindi passare allo sfregamento con spostamento della pelle e impastamento di una porzione del muscolo trapezio (fino alla regione occipitale).

Massaggio dei muscoli sovraspinato e infraspinato

La posizione iniziale del paziente è seduta o sdraiata. Le mani del massaggiatore sono posizionate sui muscoli; i movimenti di massaggio possono essere eseguiti con una o entrambe le mani, simultaneamente o alternativamente. Si raccomanda inoltre la seguente tecnica: le dita II-IV della mano del massaggiatore, supportate dall'altra mano (resistenza dosata), eseguono piccoli spostamenti circolari della pelle dalle sezioni laterali a quelle mediali.

Massaggio delle superfici anteriori e laterali del torace e delle spalle

Massaggio dello sterno. Il massaggiatore è in piedi dietro il paziente, che è seduto sul bordo del lettino o della poltrona (senza schienale). Le dita del massaggiatore (II-IV) sono posizionate saldamente nella zona del processo xifoideo, tirano leggermente la pelle in direzione craniale fino a renderla leggermente tesa, quindi massaggiano la zona dello sterno (fino al suo manico) utilizzando la tecnica dello sfregamento con movimenti opposti. Quindi le dita vengono posizionate sul bordo inferiore dello sterno: da ogni spazio intercostale, si esegue lo sfregamento con una pressione dosata in direzione del bordo dello sterno. La procedura si conclude con leggeri movimenti di sfioramento della zona dello sterno.

Massaggio dei muscoli che circondano l'articolazione della spalla

La posizione iniziale del paziente è sdraiata, con il braccio completamente esteso lateralmente e tenuto dall'assistente (muscoli rilassati). Il massaggiatore posiziona i pollici lungo il bordo interno dell'ascella, le altre dita afferrano i muscoli dall'esterno ed eseguono sfioramenti, impastamenti e stiramenti.

Massaggio degli spazi intercostali

La posizione iniziale del paziente è seduta. Il massaggiatore è dietro di lui. Partendo dallo sterno verso la colonna vertebrale, si eseguono piccoli movimenti circolari di frizione e sfioramento negli spazi intercostali; con un tono muscolare aumentato, è possibile anche effettuare vibrazioni con una pressione debole. Per massaggiare gli spazi intercostali distali e prossimali, il muscolo grande pettorale viene allontanato dalla spalla con la punta delle dita. Durante il massaggio, la mano scivola dalla superficie anteriore del torace all'ascella. Si consiglia di massaggiare gli spazi intercostali situati sotto le scapole utilizzando la "tecnica sottoscapolare".

Massaggio dei muscoli dell'avambraccio

La posizione iniziale del paziente è seduta o sdraiata. Le tecniche utilizzate sono principalmente lo sfregamento con spostamento della pelle e l'impastamento con piccoli movimenti circolari e vibrazioni.

Istruzioni metodologiche

1. Il massaggio viene eseguito in posizione sdraiata o seduta. In posizione sdraiata, il paziente, rilassato, è sdraiato a pancia in giù, con le braccia lungo il corpo e la testa girata di lato. In posizione seduta, il paziente siede su uno sgabello, con le spalle rivolte al massaggiatore e le mani appoggiate sul lettino.
2. Il massaggio inizia lavorando sulle zone paravertebrali, poiché in questo modo si ottiene una riduzione delle alterazioni riflesse periferiche.
3. Per prima cosa si massaggiano le zone caudali e solo in un secondo momento si eliminano le alterazioni nei segmenti superiori (massaggio dei tessuti superficiali e passaggio a quelli profondi).
4. Dopo aver lavorato sulle radici segmentali, massaggiare le zone situate dalla periferia alla colonna vertebrale e gli arti, dalle sezioni distali a quelle prossimali.
5. Si raccomanda di tenere conto del dosaggio individuale durante l'esecuzione del massaggio, vale a dire dell'adeguatezza della dose del massaggio alla reattività del paziente durante il massaggio e del significato delle singole manifestazioni riflesse della malattia.
6. Il dosaggio dell'effetto è determinato da:
   • la reazione generale del paziente (un aumento dei disturbi soggettivi è segno di massaggio segmentale irrazionale);
   • reazione cutanea vascolare (una reazione cutanea eccessiva e iperalgesia indicano un sovradosaggio);
   • sensazioni dolorose. Le tecniche di massaggio non dovrebbero causare dolore;
   • nel decorso acuto della malattia si utilizzano piccole dosi di esposizione, nei casi cronici dosi elevate;
   • in caso di ipertono muscolare e iperalgesia superficiale sono consigliati effetti a bassa intensità; in caso di atrofia muscolare e ipotonia sono consigliati effetti intensi;
   • l'intensità della pressione deve aumentare dalla superficie alla profondità del tessuto e, viceversa, diminuire dalla zona caudale-laterale a quella cranio-mediale; l'intensità deve essere gradualmente aumentata da procedura a procedura;
   • la durata media del massaggio è di 20 minuti; nei pazienti anziani è necessario un massaggio più lungo, poiché la velocità di reazione del sistema nervoso e vascolare è ridotta;
   • Il massaggio viene eseguito 2-3 volte a settimana. Il massaggio segmentale dovrebbe essere interrotto quando tutte le manifestazioni riflesse sono scomparse.