Umor vitreo

Il corpo vitreo è una sostanza trasparente, incolore e gelatinosa che riempie la cavità del bulbo oculare. Davanti al corpo vitreo si trovano: il cristallino, il legamento zonulare e i processi ciliari, mentre posteriormente e lateralmente si trova la retina. Il corpo vitreo è la struttura più voluminosa dell'occhio, costituendone il 55% del contenuto interno. In un adulto, il corpo vitreo pesa normalmente 4 grammi e il volume è di 3,5-4 ml.

Il corpo vitreo ha una forma sferica, leggermente appiattito in direzione sagittale. La sua superficie posteriore è direttamente adiacente alla retina, a cui è ancorato solo a livello della papilla ottica e nella zona della linea dentata, nella parte piatta del corpo ciliare. Quest'area a forma di cintura, larga 2-2,4 mm, è chiamata base del corpo vitreo.

Il corpo vitreo presenta le seguenti strutture: il corpo vitreo vero e proprio, la membrana di confine e il canale vitreo (di Cloquet), un canale di 1-2 mm di diametro che va dalla papilla ottica alla parte posteriore del cristallino, senza raggiungere la corteccia posteriore del cristallino. Nel periodo embrionale, l'arteria vitrea attraversa il canale di Cloquet, che scompare al momento della nascita.

Grazie all'impiego di moderni metodi di esame intravitale del corpo vitreo, è stato possibile stabilire che esso presenta una struttura fibrillare e che gli spazi interfibrillari sono riempiti da una sostanza liquida, viscosa e amorfa. Il fatto che il corpo vitreo esposto non si espanda e mantenga la sua forma anche sotto carico indica che possiede una propria membrana esterna. Diversi autori la considerano una membrana sottile, trasparente e indipendente. Tuttavia, un punto di vista più diffuso è che si tratti di uno strato più denso del corpo vitreo, formatosi a seguito dell'ispessimento degli strati esterni del corpo vitreo e della condensazione delle fibrille.

In termini di struttura chimica, il corpo vitreo è un gel idrofilo di natura organica, costituito per il 98,8% da acqua e per l'1,12% da residuo secco, contenente proteine, amminoacidi, glucosio, urea, creatinina, potassio, magnesio, sodio, fosfati, cloruri, solfati, colesterolo e altre sostanze. Le proteine, che costituiscono il 3,6% del residuo secco, sono rappresentate da vitrochina e mucina e conferiscono la viscosità del corpo vitreo, diverse decine di volte superiore a quella dell'acqua.

Normalmente, il corpo vitreo non ha attività fibrinolitica. Tuttavia, è stato dimostrato sperimentalmente che in caso di emorragia nel corpo vitreo, la sua attività tromboplastica aumenta significativamente, con lo scopo di arrestare il sanguinamento. Grazie alla presenza di proprietà antifibrinolitiche nel corpo vitreo, la fibrina non si dissolve per lungo tempo, contribuendo alla proliferazione cellulare e alla formazione di opacità del tessuto connettivo.

Il corpo vitreo ha le proprietà delle soluzioni colloidali e può essere considerato un tessuto connettivo strutturale ma scarsamente differenziato. Vasi e nervi sono assenti nella sostanza vitrea. L'attività vitale e la costanza dell'ambiente vitreo sono garantite dall'osmosi e dalla diffusione di sostanze organiche dal fluido intraoculare attraverso il film vitreo, che presenta permeabilità direzionale.

Microscopicamente, il corpo vitreo è costituito da nastri di varie forme, di colore grigio chiaro, intervallati da formazioni puntiformi e claviformi di colore biancastro. Quando l'occhio si muove, queste formazioni strutturali "oscillano". Tra i nastri e le inclusioni si trovano aree incolori e trasparenti. Col tempo, nel corpo vitreo possono comparire opacità e vacuoli fluttuanti. Il corpo vitreo non può rigenerarsi e, se parzialmente perso, inizia a essere sostituito dal fluido intraoculare.

La presenza di un flusso fluido costante nel corpo vitreo è confermata dai risultati di studi radiografici: è stato stabilito il movimento di coloranti indifferenti o isotopi di radionuclidi introdotti extraocularmente nelle masse vitreali. Il fluido prodotto dal corpo ciliare entra nella base del corpo vitreo, da dove si muove lungo le vie di efflusso in avanti - nella camera anteriore e all'indietro - negli spazi perivascolari del nervo ottico. Nel primo caso, il fluido si mescola con l'umidità della camera e viene rimosso insieme a essa, nel secondo caso, dalle sezioni posteriori del corpo vitreo che delimitano la parte ottica della retina, il fluido defluisce lungo gli spazi perivascolari dei vasi retinici. La conoscenza delle caratteristiche della circolazione del fluido intraoculare ci permette di immaginare la natura della distribuzione delle sostanze medicinali nella cavità oculare.

Il corpo vitreo ha una bassa attività battericida. I leucociti si trovano in esso anche dopo un certo tempo dall'infezione. Secondo alcuni autori, le proprietà antigeniche del corpo vitreo non differiscono da quelle delle proteine del sangue.

Le principali funzioni del corpo vitreo:

• mantenere la forma e il tono del bulbo oculare;
• conduzione di fasci di luce;
• partecipazione al metabolismo intraoculare;
• garantire il contatto tra la retina e la coroide