Acinetobatteri

Il genere Acinetobacter (6 specie) comprende bastoncelli Gram-negativi, solitamente molto corti e rotondi, le cui dimensioni nella fase di crescita logaritmica sono 1,0-1,5 x 1,5-2,5 μm. Nella fase di crescita stazionaria, assumono principalmente la forma di cocchi, disposti in coppie o in corte catene. Grandi cellule di forma irregolare e filamentose si trovano in piccole quantità in tutte le colture, e talvolta predominano. Questi batteri non formano spore, non hanno flagelli, ma alcuni ceppi mostrano mobilità "a contrazione" su una superficie densa. Capsule e fimbrie possono essere presenti o meno. Chemioorganotrofi con metabolismo ossidativo. La capacità di utilizzare composti organici come fonti di energia e carbonio è incostante. Non formano ossidasi, sono catalasi-positivi. Non formano acetoina, indolo e H₂S. Aerobi stretti, temperatura di crescita ottimale 30-32 °C, pH circa 7,0. Solitamente resistente alla penicillina. Il rapporto G + C nel DNA è del 40-47% molare.

Gli Acinetobacter sono saprofiti liberi, distribuiti in tutto il mondo. Gli Acinetobacter sono spesso isolati da suolo, acqua, liquami, prodotti alimentari contaminati e dalle mucose di animali (inclusi i pesci) e esseri umani. Possono causare numerosi processi infettivi, tra cui meningite e setticemia negli esseri umani e setticemia e aborto negli animali. I loro habitat principali sono il suolo e l'acqua. La patogenicità è generalmente bassa, ma possono svolgere un importante ruolo clinico negli esseri umani e nei loro organi, nonostante la resistenza naturale sia indebolita. È anche possibile che esista più di una variante ecologica di Acinetobacter, tra cui varianti parassite o potenzialmente patogene per gli animali e l'uomo di A. calcoaceticus. L'assenza di ossidasi è una caratteristica che distingue i batteri di questo genere dal genere ossidasi-positivo Moraxella, incluso il sottogenere Branhamella.

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