Mirtilli rossi nel diabete

Un'altra bacca utile e piuttosto popolare, che purtroppo non è ancora coltivata nel nostro Paese, è il mirtillo rosso. È originario dei Paesi dell'emisfero settentrionale, ma si sta già diffondendo in nuovi territori in Polonia, Bielorussia e Russia.

I mirtilli rossi sono bacche acide, quindi è difficile mangiarne grandi quantità senza dolcificante. In caso di diabete, i mirtilli rossi possono essere consumati non solo freschi, ma anche sotto forma di bevande alla frutta, gelatine, composte, tè, salse, aggiungendo un dolcificante a piacere. Per i bambini, è possibile preparare deliziose gelatine o aggiungere mirtilli rossi a vari piatti, mescolandoli con altri prodotti salutari, ma allo stesso tempo controllando l'apporto calorico e l'assunzione giornaliera di carboidrati.

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Benefici

I mirtilli rossi, dal colore rosso brillante, con la loro caratteristica acidità pronunciata e l'aspetto attraente, sono tra i leader riconosciuti per il contenuto di acido ascorbico. Oltre a questo, le bacche contengono riserve di beta-carotene, vitamine E, PP, K e del gruppo B. La bacca contiene tutti i microelementi utili per il diabete, tra cui potassio (il suo alto contenuto ha un effetto positivo sul cuore), iodio, necessario per il normale funzionamento della tiroide, e manganese, che stimola la sintesi di insulina ed è coinvolto nella glicogenesi (una carenza di manganese nell'organismo può causare lo sviluppo del diabete di tipo 2).

Il mirtillo rosso è una bacca pensata appositamente per i pazienti con disturbi del metabolismo del glucosio. Il suo bassissimo contenuto di carboidrati (solo 6 grammi e mezzo per 100 g di prodotto) e il suo basso contenuto calorico (27 kcal) rendono il mirtillo rosso una prelibatezza sana ed economica per il consumo quotidiano in caso di diabete.

I mirtilli rossi contengono una componente speciale: l'acido ursolico, che per composizione e azione è pari agli ormoni delle ghiandole surrenali e aiuta a normalizzare il quadro ormonale alterato dal diabete. Allo stesso tempo, l'uso di frutti acidi con proprietà curative è rilevante per il diabete di qualsiasi tipo.

Grazie alla sua composizione, il mirtillo rosso è in grado di ridurre i livelli di glucosio e colesterolo cattivo nel sangue. Includendo i frutti nella dieta quotidiana, è possibile mantenere la concentrazione di zucchero a un livello normale. Grazie alla stimolazione della produzione di enzimi digestivi e al contenuto di fibre alimentari, il mirtillo rosso aiuta a normalizzare la digestione e ad accelerare il metabolismo.

I frutti aiutano a normalizzare la funzionalità renale, a rafforzare i vasi sanguigni e a ridurre la pressione sanguigna, a prevenire le malattie infettive e a stimolare i processi rigenerativi dei tessuti, il che è importante per prevenire le ulcere trofiche. In termini di proprietà antibatteriche, questa pianta è equivalente a quella dei farmaci, il che consente di ridurne il dosaggio nel trattamento di infezioni e ferite purulente.

Nonostante il basso contenuto di zuccheri, i mirtilli rossi hanno un indice glicemico piuttosto elevato, ovvero gli zuccheri di questa bacca vengono assorbiti abbastanza rapidamente, il che può portare allo sviluppo di iperglicemia. Tuttavia, questo è possibile solo se si consumano grandi quantità di mirtilli rossi alla volta. I medici ne consentono l'assunzione giornaliera di 50-100 g, il che non può che migliorare le condizioni dei diabetici.

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Controindicazioni

L'elevato contenuto di vitamina C e il sapore acidulo pronunciato rappresentano un ostacolo all'uso di queste bacche dal gusto gradevole, con una maggiore acidità del succo gastrico. Anche eventuali processi infiammatori del tratto gastrointestinale, che si manifestano in forma acuta, rappresentano una controindicazione.

Il medico raccomanda cautela anche alle persone con malattie epatiche o pressione bassa. A loro è sconsigliato consumare regolarmente i frutti, sebbene sia consentito consumarli occasionalmente.

Anche i mirtilli rossi possono essere pericolosi per i pazienti con una storia di allergie, quindi se compaiono sintomi sospetti è meglio astenersi dal mangiarli.

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