Sindrome dell'intestino irritabile - Patogenesi

Nella patogenesi della sindrome dell'intestino irritabile, il ruolo principale è svolto dalla "disfunzione del sistema nervoso centrale e autonomo sotto forma di alterazioni nella regolazione neuroumorale dello stato funzionale dell'intestino, inclusa la sua risposta allo stress". Sotto l'influenza di fattori eziologici, principalmente situazioni di stress psicoemotivo, si verifica una modifica della soglia di sensibilità dei recettori viscerali che determinano la percezione del dolore e una disfunzione motoria-evacuativa dell'intestino. Un ruolo importante nello sviluppo della sindrome dell'intestino irritabile è svolto dalla disfunzione del sistema endocrino gastrointestinale e da uno squilibrio nella produzione di ormoni che influenzano l'attività motoria dell'intestino crasso (colecistochinina, somatostatina, polipeptide intestinale vasoattivo, neurotensina, ecc.). In particolare, nei pazienti con sindrome dell'intestino irritabile è stata riscontrata una diminuzione del contenuto di motilina nel plasma (che stimola la funzione motoria-evacuativa dell'intestino).

Un ruolo importante è svolto dallo squilibrio delle sostanze biologicamente attive coinvolte nella regolazione della funzione intestinale (serotonina, istamina, bradichinina, colecistochinina, neurotensina, polipeptide intestinale vasoattivo, encefaline ed endorfine). Un ruolo specifico nell'eziologia è svolto dal regime e dalla natura della nutrizione. L'assunzione irregolare di cibo e la predominanza di prodotti raffinati portano a un'alterazione della funzione motoria ed evacuante dell'intestino, della microflora e a un aumento della pressione intra-intestinale. Le infezioni intestinali acute possono essere importanti nello sviluppo della sindrome dell'intestino irritabile.

I disturbi della motilità possono essere iperdinamici o ipodinamici e possono alternarsi. Oltre alla compromissione della motilità, l'ipersensibilità viscerale dell'intestino gioca un ruolo importante nella patogenesi della sindrome dell'intestino irritabile.

Negli ultimi tempi si è prestata molta attenzione non tanto alle variazioni della concentrazione degli ormoni intestinali nel sangue, quanto piuttosto alla maggiore sensibilità dei recettori intestinali alle influenze ormonali.

È stato inoltre accertato il ruolo dei peptidi oppioidi endogeni, le encefaline, che hanno un effetto significativo sulla motilità e la secrezione intestinale attraverso i recettori oppioidi, nonché sulla percezione del dolore, nello sviluppo della sindrome dell'intestino irritabile. I peptidi oppioidi endogeni aumentano le contrazioni del colon.

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