Ustione della palpebra: primo soccorso

Le ustioni corneali e congiuntivali possono essere gravi, soprattutto dopo l'esposizione ad acidi o alcali concentrati.

Le palpebre vengono lavate con una soluzione isotonica sterile, dopodiché viene applicato sotto di esse un unguento antibatterico.

Le aree ustionate devono essere immediatamente risciacquate con abbondante acqua o, se disponibile, con una soluzione di cloruro di sodio allo 0,9%. L'occhio può essere anestetizzato con una goccia di soluzione di proparacaina allo 0,5%, ma il risciacquo non deve essere ritardato; l'occhio deve essere risciacquato per almeno 30 minuti. Alcuni autori suggeriscono di risciacquare le ustioni da acidi o alcali per 1-2 ore, mentre altri suggeriscono di misurare il pH della congiuntiva con una cartina di tornasole e continuare a risciacquare fino a quando il pH non è neutralizzato.

Il sacco congiuntivale viene quindi tamponato per rimuovere eventuali particelle intrappolate. La porzione superiore del sacco congiuntivale viene ispezionata per individuare eventuali residui chimici mediante doppia eversione delle palpebre.

Le ustioni chimiche dell'iride vengono trattate con l'instillazione di cicloplegici a lunga durata d'azione (ad esempio, una singola dose di atropina all'1%). In caso di difetti epiteliali corneali, si utilizzano pomate antibiotiche (ad esempio, ciprofloxacina allo 0,3%). Dopo il primo lavaggio, si raccomanda di evitare l'uso di anestetici locali; il dolore significativo può essere alleviato con paracetamolo, con o senza ossicodone.

Per preservare la vista e prevenire gravi complicazioni come uveite, perforazione del globo oculare e deformità palpebrale, le ustioni chimiche gravi devono essere trattate da un oculista. I pazienti con grave arrossamento oculare, aree avascolari della congiuntiva o difetti epiteliali congiuntivali o iridei identificati mediante colorazione fluorescente devono essere visitati da un oculista entro 24 ore.

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