Echinococcosi idatidea - Sintomi

L'echinococcosi idatidea si articola in tre fasi: preclinica, non complicata e complicata.

Nella lesione più comune, l'echinococcosi epatica, i primi sintomi della malattia compaiono solitamente diversi anni o addirittura decenni dopo l'infezione. Spesso, l'echinococcosi viene diagnosticata casualmente (durante una fluorografia di routine, un'ecografia) o durante un esame mirato della popolazione in focolai. L'echinococcosi idatidea viene rilevata più spesso nelle persone di mezza età. I sintomi tipici dell'echinococcosi idatidea epatica nei casi non complicati sono riduzione delle prestazioni, debolezza generale, disturbi dispeptici, cefalea e talvolta manifestazioni allergiche: eruzioni cutanee, prurito ed eosinofilia nel sangue. Il fegato appare ingrossato, denso (con la vescica localizzata in profondità nel parenchima) o molle, elastico (con una cisti superficiale) alla palpazione; in caso di calcificazione, è legnoso-denso.

I sintomi dell'echinococcosi polmonare sono determinati dalla posizione della cisti e dalla sua velocità di crescita. Anche una piccola cisti situata vicino alla pleura si manifesta precocemente con una sindrome dolorosa e, se localizzata vicino al tronco bronchiale, con tosse secca persistente, emottisi, dolore toracico e respiro corto. Sono possibili deformazione del torace, appianamento degli spazi intercostali, respiro rallentato sul lato interessato, accorciamento del suono di percussione e indebolimento del respiro sopra la cisti. In caso di piccole cisti singole, i sintomi dell'echinococcosi idatidea possono essere assenti, ma il decorso della malattia può cambiare drasticamente quando la cisti viene aperta. Quando la cisti penetra nel bronco, compaiono tosse forte, soffocamento, cianosi, sono possibili gravi reazioni allergiche e polmonite ab ingestis. La penetrazione nella cavità pleurica porta allo sviluppo di pleurite essudativa acuta e, nei casi gravi, si verifica shock anafilattico. La perforazione nella cavità pericardica può causare morte improvvisa.

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Complicanze dell'echinococcosi idatidea

Le complicanze più comuni dell'echinococcosi idatidea del fegato sono la suppurazione della cisti echinococcica (aggiunta di flora batterica secondaria alla morte dell'echinococco), la rottura o la compressione dei dotti biliari da parte della cisti con lo sviluppo di ittero ostruttivo. È possibile una colangite, seguita dallo sviluppo di cirrosi biliare e amiloidosi. Le cisti di grandi dimensioni possono comprimere i grandi vasi del sistema portale, il che porta allo sviluppo di ipertensione portale. Una complicanza grave è la rottura della cisti, che può essere provocata da un trauma, dal sollevamento di pesi o da una palpazione brusca. La rottura della cisti è accompagnata da forte dolore e da manifestazioni di una reazione allergica di varia gravità, fino allo sviluppo di shock anafilattico. A seguito della rottura di una cisti epatica vitale, il patogeno si diffonde nella cavità addominale e si sviluppa un'echinococcosi secondaria multipla ad altri organi.

I sintomi dell'echinococcosi multipla secondaria, causata dalla disseminazione del patogeno dopo la rottura della cisti, compaiono dopo 1-2 anni o più. Quando il parassita è localizzato nel cervello, nell'orbita, nel canale spinale o nel miocardio, anche piccole cisti possono causare sintomi pronunciati, simili a quelli di una lesione volumetrica. Un decorso rapido e "galoppante" dell'echinococcosi, con crescita accelerata di bolle, si osserva in persone con immunodeficienza, gravi malattie croniche e donne in gravidanza; tale decorso si sviluppa spesso in persone infestate che non sono native dei focolai di invasione.

L'echinococcosi polmonare può essere complicata da ripetute emorragie polmonari e da insufficienza cardiovascolare acuta.

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