Confusione e diplopia

La visione binoculare richiede la fissazione bifoveale simultanea di entrambi gli occhi, ovvero ciascun occhio percepisce separatamente l'oggetto della fissazione, partecipando alla formazione dell'immagine. Le condizioni necessarie per la visione binoculare sono:

• Campi visivi sovrapposti.
• Corretto sviluppo neuromuscolare e coordinazione con la direzione degli assi visivi verso l'oggetto.
• Vie visive normali.
• Nitidezza e dimensioni dell'immagine approssimativamente identiche in entrambi gli occhi.
• Punti corrispondenti della retina, occhio "ciclopico".

1. La confusione è la percezione simultanea di due immagini sovrapposte ma diverse, causata dalla stimolazione di punti corrispondenti (solitamente nella fovea) da parte di oggetti diversi.
2. La diplopia è la percezione simultanea di due immagini di un oggetto. Si verifica quando le immagini visive di un oggetto vengono proiettate su punti non corrispondenti della retina. La visione simultanea è la capacità di percepire un oggetto con entrambi gli occhi contemporaneamente.
3. La direzione visiva è la proiezione di un dato elemento della retina in una direzione specifica dello spazio soggettivo.
   • Direzione visiva principale - una direzione nello spazio esterno interpretata come la linea di vista. Di solito è l'asse visivo della fovea;
   • direzioni visive secondarie: direzioni proiettate dei punti extrafoveali rispetto alla direzione primaria della fovea.
4. La proiezione è l'interpretazione della posizione di un oggetto nello spazio basata sugli elementi stimolati della retina.

   • Se un oggetto rosso stimola la foveola destra e un oggetto nero situato nella metà nasale del campo visivo stimola elementi della metà temporale della retina, il cervello interpreta l'oggetto rosso come proiettato direttamente con la testa in posizione eretta, mentre l'oggetto nero viene interpretato come originato nella metà nasale del campo visivo. Analogamente, gli elementi nasali della retina vengono proiettati sulla metà temporale del campo visivo, quelli superiori su quella inferiore e viceversa.

   • Con entrambi gli occhi aperti, un oggetto rosso stimola entrambe le fovee, i punti corrispondenti della retina. Un oggetto nero stimola non solo gli elementi retinici temporali dell'occhio destro, ma anche quelli situati in corrispondenza del naso dell'occhio sinistro. Pertanto, gli oggetti vengono proiettati nella metà nasale del campo visivo dell'occhio destro e nella metà temporale del campo visivo dell'occhio sinistro. Tuttavia, la maggior parte di questi elementi retinici sono punti corrispondenti, quindi l'oggetto viene proiettato nella stessa posizione nello spazio (sinistra).
5. Valori retino-motori. L'immagine di un oggetto nel campo visivo periferico cade sull'elemento extrafoveale. Per stabilire la fissazione dell'oggetto, è necessaria una saccade di una certa ampiezza. Ogni elemento extrafoveale della retina ha quindi un valore retino-motorio proporzionale alla distanza dalla fovea, che determina l'ampiezza della saccade necessaria per una messa a fuoco precisa dell'oggetto. Il valore retino-motorio al centro della foveola corrisponde a zero e aumenta verso la periferia.
6. I punti corrispondenti sono aree della retina con la stessa direzione visiva soggettiva (ad esempio, proiezione diretta sulla fovea). I punti sulla retina nasale di un occhio corrispondono ai punti corrispondenti sulla metà temporale della retina dell'altro occhio. Questa è la base della normale corrispondenza retinica. Ad esempio, un oggetto le cui immagini sono proiettate sulla metà nasale della retina dell'occhio destro e sulla metà temporale della retina dell'occhio sinistro viene proiettato sulla metà destra dello spazio visivo.
7. L'orottero è un piano immaginario nello spazio esterno, i cui punti stimolano solo gli elementi corrispondenti della retina e sono quindi percepiti da entrambi gli occhi come un unico punto. Questo piano passa per l'intersezione degli assi visivi e include quindi il punto di fissazione nella visione binoculare.
8. La zona di fusione di Panum della visione binoculare è la zona davanti e dietro l'orottero, all'interno della quale un oggetto viene visto come singolo, sebbene non vi sia una stimolazione precisa degli elementi corrispondenti. Gli oggetti al di fuori della zona di Panum vengono percepiti come doppi. Questa è la base della diplopia fisiologica. La zona di Panum è stretta nella zona di fissazione (6 secondi d'arco) e si allarga verso la periferia, quindi gli oggetti all'interno dell'orottero vengono visti come singoli. Gli oggetti all'interno della zona di fusione di Panum vengono percepiti come singoli e stereoscopici. Gli oggetti al di fuori della zona di fusione di Panum vengono percepiti come doppi.
9. La fusione sensoriale è la combinazione di due immagini sensoriali provenienti da ciascun occhio nella corteccia visiva in un'unica immagine visiva. La fusione sensoriale centrale combina le immagini proiettate sulla fovea, mentre la fusione sensoriale periferica combina le immagini proiettate oltre la fovea.
10. La fusione motoria è la funzione di mantenere la corretta posizione degli occhi per ottenere la fissazione bifocale. Lo stimolo per la fusione motoria è la lisparità dell'immagine retinica, che stimola la vergenza fusionale.
11. La vergenza della fusione comporta movimenti oculari disgiunti per compensare la disparità nell'immagine retinica. Le riserve di fusione possono essere misurate utilizzando prismi o un sinottoforo. I valori di riserva normali sono:
    • Convergenza: circa 15 D (fissazione di un oggetto distante) e 25 D (fissazione di un oggetto vicino).
    • Divergenza: circa 25 D (fissazione di un oggetto distante) e 12 D (fissazione di un oggetto vicino).
    • Verticale: 2-3 D.
    • Ciclovergenza: circa 2.

La convergenza fusionale controlla l'esoforia, mentre la divergenza fusionale contribuisce a controllare l'esoforia. I meccanismi di vergenza fusionale possono essere indeboliti da affaticamento o malattia, trasformando la foria in tropia. L'ampiezza dei meccanismi di vergenza fusionale può essere aumentata da esercizi ortottici, come la convergenza fusionale durante la fissazione di un oggetto vicino in caso di convergenza debole.

12. La stereopsi è la percezione della profondità (la terza dimensione, le prime due sono altezza e larghezza). Si verifica quando punti orizzontalmente disparati vengono stimolati simultaneamente da oggetti anteriori e posteriori al punto di fissazione, ma all'interno della zona di fusione di Panum. La fusione di queste immagini disparate si traduce nella percezione di un'unica immagine in profondità. L'oggetto viene percepito stereoscopicamente (3D), poiché ciascun occhio ne vede aspetti diversi.

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