Cisti epidermica: cause, sintomi, diagnosi, trattamento

Una cisti epidermica (sin. cisti infundibolare) è un difetto di sviluppo. Si tratta di una formazione nodulare dermo-ipodermica a lenta crescita, localizzata su cuoio capelluto, viso, collo e tronco. Può essere di varie dimensioni, ma di solito il suo diametro non supera i 5 cm e ha contorni rotondi o ovali. Cisti multiple si osservano nella sindrome di Gardner, in associazione a fibromi, tumori desmoidi, osteomi delle ossa craniche e poliposi del retto a tendenza maligna.

Patomorfologia. La parete di una cisti epidermica ha una struttura simile a quella dell'epidermide; il contenuto è costituito da cheratina lamellare e cristalli di colesterolo. La parete delle cisti di vecchia data è atrofica, rivestita da soli 2-3 strati di cellule epiteliali. Quando la parete viene danneggiata, si verifica una reazione granulomatosa con la formazione di cellule giganti di corpi estranei, a seguito della quale la cisti viene completamente distrutta e riassorbita. In alcuni casi, la reazione infiammatoria può causare iperplasia pseudo-epitelioma delle restanti aree dell'epidermide.

Istogenesi. Secondo alcuni autori, le cisti epidermiche sono istogeneticamente associate all'epitelio della porzione infundibolare del follicolo pilifero, nonché alle sezioni intraepidermiche dei dotti delle ghiandole eccrine. La microscopia elettronica ha dimostrato che le cellule epiteliali che compongono la parete cistica contengono aggregati di tonofilamenti e granuli di cheratoialina, come nell'epidermide normale. Nelle sedi di cheratinizzazione delle cellule epiteliali, si osserva la perdita di desmosomi.